Gli handheld sono un mezzo sempre più utilizzato per navigare su internet.
Diverse ricerche dimostrano infatti il crescente utilizzo degli smartphone per comunicare non solo sfruttando le tradizionali reti telefoniche ma anche internet, tramite connessioni wi-fi (e presto Wi-Max). Il fenomeno si sta diffondendo sia tra gli utenti consumer che tra quelli business, come ha dimostrato una recente ricerca pubblicata da MobilePeople alla quale fa eco lo studio di Mobile Data Association. L’indagine, condotta nel Regno Unito, rivela un record di accessi a internet tramite cellulare registrato nel mese di Dicembre: ben 15,9 milioni, un milione in più rispetto al mese precedente.
Considerato l’elevato indice d’espansione di questo settore, gli operatori hanno indirizzato le loro forze nella realizzazione di servizi aggiuntivi. Tra i più usati, secondo un sondaggio di Informa, ci sono i cosiddetti LBS, i Location-Based Services. Si tratta di tutti quei servizi che riguardano la localizzazione dell’utente, elaborata a partire di un chip GPS integrato nel telefono. Le opportunità sono notevoli e di differente natura: si va dalle mappe su cui è segnalata in tempo reale la posizione dell’utente, all’elenco dei ristoranti nella zona e ad altri servizi analoghi che risultano molto richiesti dai cosiddetti mobile worker, che viaggiano spesso per lavoro. Connesso all’utilizzo di questi servizi c’è l’invio di messaggi pubblicitari ad hoc, veicolati in base al luogo in cui si trova in quel momento l’utente che, se da un lato contribuiscono ad abbassare (o a cancellare del tutto) il prezzo del servizio, dall’altro possono eccedere in forme indiscriminate di spamming.
In ogni caso i LBS sembrano essere il trend dell’imminente futuro, come sostenuto da Nick Lane, analista di Informa: nel giro di un anno si assisterà a un ulteriore crescita dovuta all’abbattimento dei prezzi, alla diffusione degli smartphone e a una maggior familiarità nei confronti di questa nuova tipologia di servizi.