Cedolare secca: versamento acconto in scadenza

di Nicola Santangelo

19 Novembre 2014 13:00

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La cedolare secca chiama alla cassa i proprietari di immobili concessi in affitto. La data da tenere d’occhio è quella del 1° dicembre, termine ultimo per il versamento del secondo o unico acconto della cosiddetta tassa piatta. Sono esonerati dal versamento i proprietari di immobili locati per la prima volta nel 2014. Vediamo, nel dettaglio, come occorre operare.

 

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Il 1° dicembre è il termine ultimo per il versamento del secondo o unico acconto della cedolare secca sugli affitti di immobili abitativi e relative pertinenze. Per quest’anno l’importo complessivo da versare è pari al 95% dell’imposta dovuta per l’anno precedente di cui al rigo RB11 colonna 3 del modello UNICO 2014. Se questo campo presenta un valore superiore a 52 euro, l’acconto è obbligatorio.

Per il versamento occorre considerare l’eventuale acconto versato lo scorso 16 giugno (ovvero 7 luglio se si beneficiava della proroga per chi ha gli studi di settore) pari al 38%. In tal caso il versamento da effettuare sarà pari al 57%. Il codice tributo da utilizzare nel modello F24 sezione Erario è 1841.

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L’acconto non è dovuto qualora l’appartamento è affittato per la prima volta nel 2014 con opzione della cedolare secca in sede di registrazione del contratto. A confermarlo è lAgenzia delle Entrate con la circolare 20/E del 2012. Diversamente, se nel 2013 era in essere il contratto di affitto con il precedente inquilino e si era optato per la cedolare secca, l’acconto del 95% deve essere calcolato sul dato storico del tributo applicato nel 2013.

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Se la cedolare per l’anno in corso risulta essere inferiore a quella dell’anno precedente l’acconto da versare può essere calcolato sull’imposta dovuta per il corrente anno. E’ questo il caso di quei soggetti che nel corso del 2013 avevano un contratto con scadenza nel corso 2014 e che adesso hanno l’appartamento sfitto oppure quei soggetti con contratti a canone concordato per i quali l’aliquota della cedolare è stata ridotta dal 15% al 10% a partire dal 2014.