SkyDrive: lo storage online raggiunge i 5 GB

di Chiara Bolognini

Pubblicato 26 Febbraio 2008
Aggiornato 21 Febbraio 2012 14:39

logo PMI+ logo PMI+
Microsoft ha appena annunciato il lancio della versione definitiva di SkyDrive, già scaricabile gratuitamente in lingua italiana

Novità in arrivo per tutti gli utenti di SkyDrive, soluzione per lo storage online fornita da Microsoft nell’ambito di Windows Live: il colosso di Redmond ne ha appena annunciato la versione definitiva, che consentirà di fruire di un hard disk remoto da ben 5 GB .

Ogni archivio remoto potrà contenere singoli file dalle dimensioni inferiori a 50MB e potrà accedervi da qualunque pc. Il servizio è gratuito e disponibile in 38 Paesi, compresa l’Italia.

Per accedere al servizio è indispensabile possedere un “Windows Live ID” ovvero delle credenziali di login impiegate per fare uso di un account MSN Hotmail, MSN Messenger o Passport.
Gli utenti possono utilizzare il disco remoto per memorizzare documenti, immagini e file di ogni genere, avendo la possibilità di condividerli con altri utenti e colleghi.

Secondo il team di Microsoft l’accento è stato posto, in particolare, nel migliorare le performance del servizio , mentre le funzionalità più interessanti erano state invece aggiunte nei mesi scorsi. Tra tutte, ricordiamo la possibilità di utilizzare feed RSS per essere mantenuti costantemente aggiornati sui file condivisi da altri utenti e la funzionalità che permette di aggiungere un contatto alla propria lista direttamente da SkyDrive, senza la necessità di ricorrere agli altri servizi Microsoft.

Un altro fattore da non sottovalutare è quello della sicurezza : affidare i propri dati personali o documenti a una risorsa remota e gestita da terze parti è un’operazione che richiede fiducia e, forse, anche accettazione dell’eventuale rischio. In tempi recenti anche gli esperti di sicurezza hanno sollevato le proprie perplessità verso questo genere di servizi: alcuni malware avrebbero utilizzato risorse offerte da SkyDrive al fine di distribuire codice malevolo. La natura “sicura” del dominio Live.com ha permesso di eludere i più elementari controlli.