Cambia ancora l’ISEE, l’indicatore della situazione economica equivalente. Dopo le modifiche 2013 il governo mette nuovamente mano al sistema per il calcolo della situazione economica e familiare. Questa volta nel mirino ci sono conti correnti e investimenti visto che nell’80% dei casi delle domande presentate si dichiarava di non essere in possesso neanche di un conto corrente. E’ dal 1° gennaio 2015 che partirà il nuovo ISEE. Il sistema per il calcolo della situazione economica familiare è stato rivisto e corretto nell’ottica di un contrasto sempre più determinato ai cosiddetti finti poveri. Si tratta, in pratica, di uno strumento che permette di misurare la reale condizione economica di una famiglia che intende accedere a determinate prestazioni sociali.
Nuovo ISEE 2015 con moduli precompilati
Alcune famiglie, infatti, pur di ottenere sconti e prestazioni sociali, omettevano di inserire alcuni dati nella dichiarazione. Il nuovo calcolo ISEE 2015 prenderà in considerazione il reddito di tutti i componenti, il patrimonio immobiliare (valore dei fabbricati e dei terreni ai fini IMU), i depositi bancari, i conti correnti, gli investimenti in Titoli di Stato e azioni e la composizione della famiglia. Dovranno essere dichiarati anche i redditi esenti Irpef come le borse di studio, gli assegni di accompagnamento e le pensioni di invalidità.
Nella nuova versione dell’ISEE sarà data massima attenzione alla disponibilità dei conti correnti. Dal prossimo anno, fermo restando la possibilità da parte del contribuente di autocertificare l’entità di conti, depositi e titoli, se si ometterà di dichiarare di essere in possesso di un conto corrente bancario scatteranno controlli automatici.
Novità anche sulla valutazione degli immobili. Per le abitazioni si prenderà a riferimento la base imponibile ai fini IMU. Tra i beni da dichiarare c’è anche la prima casa che, tuttavia, non concorre ai fini del calcolo fino ad un valore di 52.500 euro. Inoltre, saranno aggiunti 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo. In presenza di mutuo non si considera l’intero valore ma solo la parte che supera l’importo del mutuo residuo.
Altra novità per il 2015 è l’obbligo di dichiarare il possesso di auto e moto di cilindrata superiore ai 500 cc. L’obbligo è previsto, inoltre, per il possesso di qualsiasi imbarcazione.