Il settore Autotrasporto è in forte crisi in Italia, ma potrebbe uscirne anche grazie all’uso della tecnologia. Secondo dati camerali, sono scomparse oltre 18.500 imprese (-17%) legate al comparto dal 2009 a oggi, con un crollo anche nel numero degli addetti: oltre 70.000 impiegati hanno perso il lavoro negli ultimi cinque anni. Il Friuli Venezia Giulia è la regione che paga di più il dazio alla crisi (-23,2%), seguita da Toscana (-21,6%) e Piemonte (-20,2%).
Molte ragioni possono spiegare la profonda crisi che ha colpito questo settore industriale. In primo luogo le carenze infrastrutturali e in generale una maggiorazione dei costi di esercizio da sostenere. Uno studio 2011 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti colloca l’Italia al primo posto in Europa per costo chilometrico sostenuto dagli autotrasportatori: 1,54 euro contro 1,35 euro di Germania e 1,32 di Francia. La concorrenza dei trasporti dell’Est Europeo sembra inoltre inarrestabile; in Slovenia il costo è di 1,23 euro, in Ungheria di 1,09 euro, in Polonia di 1,05 euro e in Romania di 0,89 euro. Infine, è sempre più difficile per le nostre aziende affrontare i costi proibitivi di assicurazioni, gasolio e pedaggi autostradali, specialmente in un contesto in cui buona parte degli automezzi in circolazione viaggia mezzo vuoto a causa della crisi e del calo generalizzato delle merci movimentate.
Per uscire da questa situazione, secondo Marco Tamanti, co-fondatore di Spedingo.com, il settore deve evolversi dall’interno e sapersi rinnovare, anche grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie. Il suo portale web ne è una prova tangibile: grazie alla piattaforma, ogni giorno centinaia di autotrasportatori in tutta Italia possono saturare la propria capacità di carico entrando in contatto con chi ha l’esigenza di spedire delle merci lungo la medesima tratta, dunque potenziali clienti.
Ciò si traduce, ovviamente, in un vantaggio sia per l’autotrasportatore, che realizza in tal modo dei guadagni extra, sia per chi deve spedire, che riesce in tal modo a risparmiare fino al 70% rispetto alle normali tariffe di mercato. Il tutto, con un grande vantaggio per gli utenti finali, che pubblicando le loro richieste e ricevendo preventivi, visibili in bacheca, godono di una positiva concorrenza in grado di far loro spuntare prezzi fortemente competitivi.
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