Il passaggio generazionale, per una PMI a gestione familiare, è tradizionalmente un momento delicato. Oltre a introdurre in azienda manager esterni, c’è anche un’altra strada: imparare l’imprenditorialità. E per offrire una formazione strutturata ai futuri imprenditori nasce la nuova cattedra “Rodolfo Debenedetti Chair in Entrepreneurship” dell’Università Bocconi di Milano, titolare Fabiano Schivardi, che nel suo intervento alla Lectio Inauguralis ha analizzato il caso italiano segnato da grande diffusione di distretti industriali – rendendo il Paese una naturale culla di buoni imprenditori – ma risultati di crescita deludenti negli ultimi 20 anni.
=> Le PMI, la crisi e l’orgoglio imprenditoriale
L’Italia ha la più alta percentuale europea di imprese in cui l’intero gruppo dirigente è formato dalla famiglia proprietaria (66,3%) per quanto invece siamo nella media in quanto a incidenza di imprese familiari (85%) e A.d. facente parte del gruppo familiare (83,9%).
Il nostro tessuto produttivo è caratterizzato da una moltitudine di piccole aziende e imprese familiari, che hanno puntato in passato in settori a basso contenuto tecnologico. Ma, nel mercato globalizzato, il vantaggio di costo da solo non basta: il successo imprenditoriale necessita di abilità che comprendono innovazione, ricerca e sviluppo, marketing e molto altro.
A questo scenario, dunque, si può rispondere in due modi: acquisizione di professionalità manageriali esterne, spesso a seguito di finanziamenti di venture capital o formazione dell’imprenditore. Come propone la nuova cattedra, istituita grazie a un donazione di Carlo De Benedetti secondo cui:
«la creazione dello spirito imprenditoriale è il risultato di una fitta trama di valori, educazione familiare e aspirazioni personali; il principio che ordina queste variabili è in ultima istanza rappresentato dai percorsi di istruzione e formazione».