Le imprese che partecipano all’Expo sono esenti dalle imposte sul reddito (Irpef, Irap e Ires) limitatamente alle attività non commerciali svolte nel proprio spazio espositivo. Per le attività commerciali invece (vendita di prodotti, ristorazione, spettacoli), si pagano le normali tasse previste dal Tuir. Niente imposte sugli immobili (tipo IMU e TASI), infine, per i padiglioni realizzati per l’Expo. Sono alcune delle precisazioni fornite con la circolare 26/E dell’Agenzia delle Entrate, dedicata a regole fiscali e agevolazioni da applicare a Expo 2015.
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Imposte sul reddito
Quando un’impresa svolge nel proprio spazio espositivo un’attività non commerciale
«il reddito derivante dallo svolgimento di detta attività è esente da ogni imposizione diretta» in coerenza «con le finalità delle Esposizioni Universali, eventi non a carattere commerciale in quanto concepite come occasioni di incontro e confronto tra i vari Paesi».
Se svolge attività commerciali (come vendere prodotti), il relativo reddito:
«non gode di nessuna agevolazione ed è tassato in Italia secondo le disposizioni degli articoli 23, 151 e 152 del TUIR».
Solo il 20% dello stand di ciascun partecipante può essere dedicato ad attività commerciali, nel rispetto dell‘articolo 19 del Regolamento Generale di Expo Milano 2015. Nel caso in cui un partecipante (impresa o associazione di imprese), svolga sia attività istituzionali sia commerciali, paga le tasse in relazione a queste ultime, mentre gode di tutte le esenzioni previste per le prime.
Attenzione: anche i soggetti non residenti (aziende estere) pagano le tasse relative alle eventuali attività commerciali durante Expo, anche se normalmente le tasse si pagherebbero solo se in Italia ha una stabile organizzazione (sede), a cui il Regolamento assimila pertanto lo stand di Expo.
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Altre imposte
Nessuna agevolazione per l’IVA: si applicano le disposizioni previste per la generalità degli operatori. L’Expo prevede agevolazioni IVA solo per i Partecipanti Ufficiali come le istituzioni ma non per le aziende espositrici, per le quali valgono le consuete regole che si applicano a una fiera.
Padiglioni, stand e fabbricati allestiti per Expo sulla superficie espositiva sono esenti da IMU e TASI.
Per quanto riguarda infine imposta di bollo, di registro, ipotecaria e catastale, è prevista l’esenzione limitatamente agli atti, transazioni e operazioni finanziarie relativi ai fabbricati utilizzati ai fini della partecipazione ad Expo Milano 2015.
La circolare dell’Agenzia delle Entrate 26/E dettaglia infine le regole caso per caso, ad esempio sul regime IVA applicabile alle diverse operazioni (messa a disposizione del lotto, realizzazione padiglione, gestione).