L’e-commerce è ormai una realtà consolidata, che accanto alla pubblcità online e al web marketing costituisce una delle leve cardine dell’economia digitale.
Eppure, nonostante la tecnologia sia oggi fortemente orientata alla protezione globale di qualunque business online – con stategie integrate e soluzioni hardware/software che abbracciano reti, servizie dati – il timore di falle nella sicurezza durante le transazioni web è ancora un forte deterente per il commercio elettronico.
Lo confermano i dati diffusi oggi nel corso del quinto Safer Internet Day organizzato da Eurostat, che hanno tracciato un quadro dettagliato dei mercati e-commerce ed e-banking in Europa, evidenziando le attitudini in evoluzione degli utenti nei 27 paesi della Ue.
Nonostante una significativa crescita nei consumi (dal 24% del 2005 al 30% del 2007), una quota non indifferente di utenti (12%) continua a sentirsi frenata dai timori legati alla sicurezza nelle transazioni e alla tutela dei propri dati personali. Stesso deterrente anche per quanto riguarda il banking online.
I dati più allarmanti – che Eurostat pone all’attenzione delle aziende che si affidano al web per commercializzare i propri servizi e prodotti – sono quelli relativi agli attacchi subiti, vero ostacolo per il decollo definitivo dell’e-commerce.
Nel corso del 2007, infatti, un quarto degli utenti web ha dovuto fronteggiare criticità legate a virus informatici, anche con conseguente perdita di dati.
Le rilevazioni statistiche di Eurostat, in particolare, puntano il dito contro i malware, che per la loro natura fraudolenta costituiscono una delle minacce oggettivamente più temibili per gli utenti, che preferiscono rinunciare ai servizi di e-commerce piuttosto che rischiare di essere “contagiati” da un virus informatico e vedersi sottrarre informazioni personali.