Utilizzo dell’ICT, Italia 12esima

di Tullio Matteo Fanti

31 Gennaio 2008 17:45

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Stati Uniti, Giappone e Svezia utilizzano al meglio gli strumenti informatici e di comunicazione a loro disposizione mentre l'Italia si pone solamente al 12esimo posto

Le aziende e i governi dovrebbero sfruttare in maniera più efficace le risorse informatiche e di comunicazione, poiché il semplice utilizzo non è più sufficiente a garantire un pieno sviluppo economico. A sostenere tale tesi è il professor Leonard Waverman del London Business School esaminando i risultato di uno studio battezzato Connectivity Scorecard e volto a studiare non solo le infrastrutture presenti nei singoli paesi ma soprattutto l’efficacia del loro utilizzo.

Lo studio, commissionato da Nokia Siemens Networks, mette in luce come anche i paesi più ricchi di infrastrutture per le comunicazioni non riescano a sfruttare il potenziale che hanno a disposizione; il Connectivity Scorecard infatti posiziona sì al primo posto gli Stati Uniti, ma con un punteggio di 6,97 decimi. Anche la Corea, normalmente ben posizionata per quanto riguarda le risorse ICT a disposizione, si posiziona al decimo posto con 4,78 punti.

L’Italia ottiene la dodicesima posizione con soli 3,85 punti, prima solamente alla Spagna, all’Ungheria, alla Repubblica Ceca e alla Polonia. Se ne evince come nel nostro paese manchino le infrastrutture informatiche e legate alle comunicazioni, oppure non ne venga fatto un utilizzo adeguato, inibendo che esse portino un pieno contributo all’economia e alla qualità della vita e del lavoro.

Nonostante il buon risultato ottenuto dagli Stati Uniti, il Connectivity Scorecard mostra chiaramente il bisogno di una valida strategia legata all’ITC: nessun paese è infatti riuscito a superare lo scoglio dei 7 punti, lasciando ancora abbastanza lontano il traguardo dei 10 decimi. Esiste quindi all’interno dei diversi paesi ancora molto spazio per la crescita.

La crescita economica dipenderà secondo il professor Waverman dalla scoperta di nuove modalità di utilizzo della connettività, dalla tecnologia adottata e dalla capacità di migliorare e reinventare gli strumenti e i processi tuttora esistenti. Con il costante aumento della popolazione, ottimizzare l’utilizzo delle connettività non potrà che rivelarsi il miglior investimento per una crescita dell’economia.