Wikinomics, la collaborazione Web entra in azienda

di Floriana Beretta

25 Febbraio 2008 09:00

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Il Web 2.0 è entrato in azienda. Sono sempre più numerosi i dipendenti che utilizzano blog, wiki e altri strumenti collaborativi per creare comunità. Cooperazione è l'idea alla base di Wikinomics

Secondo Don Tapscott, autore con Anthony Williams del libro “Wikinomics: come la collaborazione di massa può cambiare ogni cosa”, la diffusione pervasiva di Internet ci porterà in uno scenario in cui le organizzazioni ridurranno le proprie barriere di difesa per aprirsi alla collaborazione, strumento sempre più fondamentale per innovare.

La possibilità di collaborare attivamente attraverso la rete nasce con le applicazioni Web 2.0. Il Web primordiale, detto anche read-only Internet, era impostato per una fruizione essenzialmente monodirezionale, poco interattiva che lo rendeva molto simile alla televisione. Il Web 2.0 presenta, invece, forti caratteristiche di interattività che coinvolgono l’utente e lo invitano alla partecipazione stimolando il suo senso di appartenenza a una comunità.

La prima sfida di collaborazione di massa è quella di Wikipedia, nata il 15 gennaio 2001, è un’enciclopedia online, multilingue, a contenuto libero, redatta in modo collaborativo da volontari. Il modello di Wikinomics si fonda sulle stesse modalità di collaborazione di Wikipedia, anche il libro di Tapscott non è definitivo, ma continua sul sito “Wikinomics Playbook” sul quale tutti possono portare il loro contributo.

Nell’azienda tradizionale, l’organizzazione è definita dalla presenza obbligatoria di alcune componenti fondamentali: la difesa della proprietà intellettuale, la concentrazione sul cliente, la gestione delle risorse umane, la globalizzazione intesa come conquista di nuovi mercati e ricerca di manodopera a basso costo. L’idea di Wikinomics si fonda, invece, sulla cooperazione, estendendo all’ambito aziendale concetti che derivano dall’informatica. In questa prospettiva, gli elementi che entrano in gioco riguardano: apertura, orizzontalità, condivisione, azione globale; da qui i concetti fondamentali della Wikinomics dai quali anche gli imprenditori possono cominciare a raccogliere suggerimenti, domande e spunti di riflessione.

I pionieri della peer production

Il software è stato solo l’inizio: Linux, Myspace e Wikipedia hanno aperto la strada a un nuovo modo di lavorare insieme. Ora questo prototipo di organizzazione si può estendere dal web alla produzione, dal virtuale al reale. La peer production è un modo rivoluzionario di creazione del valore che sfrutta la collaborazione di massa, il suo potenziale si può estendere virtualmente e a tutti i prodotti e servizi basati sull’informazione e anche alle cose fisiche. Cosa possiamo imparare da questi pionieri? Come possono le aziende collaborare con comunità autoorganizzate per innovare meglio dei competitori? Quali sono i rischi e come si possono affrontare? Quali potrebbero essere le implicazioni del ruolo della produzione tra pari nei diversi settori, per esempio il made in Italy?

Le ideagorà

Un mercato globale di idee, innovazioni e menti eccezionalmente qualificate sta fiorendo al di fuori dei confini delle imprese tradizionali. Le imprese che sanno fare leva su queste “piazze delle idee” possono ricorrere a talenti e idee di gran lunga migliori rispetto a quelli di cui potrebbero disporre internamente. La vostra azienda è attrezzata per sfruttare veramente una forza lavoro globale “on-demand”? Come dovrebbe l’azienda riconfigurare i suoi processi di innovazione per approfittare della rapida crescita di talenti in India, in Cina e in altri Paesi emergenti?

Naturalmente l’ideagorà non è solo al servizio del profitto, un esempio di come la libera circolazione delle esperienze serve gli ambiti più diversi della conoscenza è il sito Sermo.com che 25.000 medici consultano regolarmente per confrontarsi con i colleghi di tutto il mondo e arrivare rapidamente alla diagnosi anche nei casi più complessi.

I prosumer

Di solito la strategia delle aziende è costruita sulla centralità del cliente, le imprese decidono quali sono gli elementi fondamentali e ai clienti restano da scegliere alcuni componenti. Ora, una generazione più giovane, più connessa di produttori-consumatori sta rivoluzionando il modo in cui le imprese si mettono in relazione con i loro clienti. Nel nuovo modello, i prosumatori utilizzano i prodotti a modo loro aggiungendo valore lungo il ciclo di vita del prodotto, creando opportunità di business e innovazione guidati dal cliente. Quale ruolo dovrebbero svolgere le aziende nella comunità online di prosumer, dove i clienti si riuniscono per scambiare strumenti, suggerimenti e pezzi di prodotti riciclati?

Un esempio di mercato anti-consumatore è quello dei cellulari: i grandi produttori sembrano cospirare per limitare le opzioni disponibili, i cellulari sono quasi interamente equipaggiati con hardware e software proprietario, a tal punto che sembra che ogni telefono cellulare sul mercato abbia il proprio caricabatterie.

I nuovi alessandrini

Sta nascendo una nuova era di collaborazione scientifica che accelererà le scoperte e l’apprendimento. In effetti, i principali osservatori scientifici si aspettano più cambiamenti nei prossimi cinquanta anni che negli ultimi quattrocento. Quando queste forme di collaborazione di massa prenderanno piede nella comunità scientifica, le aziende più pronte avranno l’opportunità di ripensare completamente il modo in cui fare ricerca e sviluppo, e anche il modo in cui competere. Come la scienza collaborativa trasformerà il rapporto tra scienza e innovazione? In che modo le tecnologie Web 2.0 stanno influenzando il vostro settore scientifico o la comunità? Nel nostro Paese il rapporto tra università e imprese è sempre stato difficile, così come fare scienza e ricerca fuori dalle università, si aprono ora nuove occasioni legate alla condivisione della scienza e alla scienza della condivisione; sta alla volontà dei singoli individui e imprese sapersi avvalere di queste opportunità.

Le piattaforme partecipative

La saggezza convenzionale insegna che le imprese dovrebbero ferocemente proteggere la loro proprietà intellettuale, con i brevetti, i marchi, i diritti d’autore. Oggi, un numero crescente di aziende sta scoprendo che alcune attività diventano più valide quando sono aperte. Aziende come Amazon, Google, e SAP hanno incrementato la velocità, la portata, e il successo delle loro innovazioni aprendo i loro progetti e le loro infrastrutture IT per creare dinamici ecosistemi di business con migliaia di co-innovatori. Quali prodotti pensate che abbiano il potenziale per partecipare a queste grandi piattaforme di innovazione? Come e quando le aziende dovrebbero aprire le proprie infrastrutture? Qual è il segreto per attirare persone e partner attivi con i quali condividere il fardello dell’innovazione?

La catena di montaggio globale

Le aziende tradizionali sono modellate su un’architettura centralizzata dove il potere decisionale è concentrato in un’unica sede. Adesso, le aziende più sveglie si stanno muovendo verso un nuovo modello di vera impresa globale, che distribuisce le risorse e le capacità a livello globale e sfrutta il potere del capitale umano oltrepassando le frontiere e confini organizzativi. In effetti, l’ascesa di ecosistemi planetari per la progettazione e la costruzione di beni fisici segna una nuova fase per l’evoluzione della collaborazione di massa. In che misura si possono estendere i modelli di produzione tra pari nel dominio delle cose fisiche? Come le imprese possono usufruire di risorse, sviluppare marchi, fare architettura d’impresa, gestire la conoscenza e collaborare a livello planetario? È preparata la vostra azienda di fronte alle sfide del pensare e agire a livello mondiale?

La wikimpresa

Il nuovo Web rivoluziona i media, la cultura e l’economia; sta ridando forma a organizzazioni e luoghi di lavoro. Sono sempre di più i dipendenti delle aziende e i professionisti che utilizzando i blog, wiki, e altri nuovi strumenti per collaborare e formare comunità ad hoc che sconfinano fuori dai dipartimenti e dalle aziende. Come la Net Generation trasformerà la cultura, la struttura, e l’economia del lavoro? Come le aziende possono sfruttare i blog, wiki, e altri nascenti strumenti di collaborazione dentro e fuori l’azienda?

È possibile che non tutte le idee contenute nella Wikinomics prendano piede e si sviluppino nel prossimo futuro, e che l’entusiasmo dei suoi ideatori non trovi piena rispondenza nella realtà. Tuttavia, questo nuovo modello di economia racchiude tendenze, indicazioni, spunti di approfondimento ai quali è quanto mai conveniente prestare attenzione in ogni caso.