Boom della fibra ottica in Italia favorita da investitori privati come TIM e Vodafone. Questo il dato che emerge dall’ultimo Osservatorio sulle Comunicazioni condiviso da AgCom.
I dati del report mostrano in particolare una riduzione degli accessi broadband in tecnologia xDSL (-790mila accessi), più che bilanciata dalla crescita (+1,67 milioni) degli accessi in altre tecnologie, le quali a fine giugno superano i 4,4 milioni grazie soprattutto alla crescita delle linee FTTC-FTTH.
Vola dunque la connettività in fibra ottica, che permette di abilitare le aziende e i professionisti ai nuovi servizi di valore aggiunto.
Dal lato delle prestazioni, le linee broadband con una velocità superiore ai 10 Mbit/s sono più del 60% del totale, mentre quelle ultrabroadband (oltre i 30 Mbit/s) rappresentano oltre il 20% (rispetto all’11% registrato a giugno 2016).
Il quadro competitivo vede TIM arrestare la flessione della propria quota rispetto al trimestre precedente (+0,1%), consolidando la posizione di primo operatore con il 45,5%. Seguono Fastweb con il 15% (+0,2%), Wind Tre al 14,9% (-0,3%) e Vodafone 13,9% (+0,7%).
Prosegue in misura consistente anche la crescita della larga banda mobile: nel secondo trimestre dell’anno le SIM che hanno effettuato traffico dati hanno sfiorato i 52 milioni (+5,6% su base annua), con un consumo medio unitario di dati di 2,37 GB/mese (+41,2%).
Il dato conferma come agli Italiani piaccia sempre più utilizzare smartphone e tablet pc sia per svago ma anche per lavoro, in ottica smart working.