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Misurare l’economia digitale globale

di Alessia Valentini

Pubblicato 2 Ottobre 2017
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:37

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Come prevedere la crescita dello scambio dati tra privati in modo da valutare l’impatto sul business della trasformazione digitale? Se lo sono chiesto gli analisti di Equinix, che hanno sviluppato il Global Interconnection Index (GII).

Combinando dati tecnici e di mercato (es.: tendenze macroeconomiche, demografia, concentrazioni industriali, domanda di business digitali…) si ottiene un moltiplicatore della domanda ponderato, il GII, che misura e stima la crescita della larghezza di banda dell’Interconnessione (capacità di trasferire traffico attraverso un’Interconnessione privata diretta con un insieme diversificato di controparti e provider in punti di interscambio distribuiti), considerato dunque come indicatore di performance strategico nell’economia digitale.

Poiché i modelli di business diventano sempre più digitali, distribuiti e dipendenti dal coinvolgimento in tempo reale di molti più utenti, partner e provider di servizi, l’Indice diventa un potente strumento di analisi, che evidenzia come le aziende si stiano trasformando concretamente, creando nuovi modi di connettersi con clienti, partner e i diversi soggetti della supply chain.

Secondo le stime, la capacità di scambio di dati privati tra aziende potrebbe superare quella dell’internet pubblico, crescendo ad un tasso di quasi il doppio e di quasi sei volte, in termini di volume del traffico IP globale entro il 2020. Inoltre, si prevede che crescerà molto più rapidamente del Multiprotocol Label Switching (MPLS), il modello legacy della connettività aziendale.

Le principali tendenze macroeconomiche, tecnologiche e normative che incidono sulla crescita dell’Interconnessione:

  • Tecnologia digitale, impone di supportare interazioni in tempo reale che richiedono più larghezza di banda di Interconnessione.
    Urbanizzazione, che crea esigenze di prossimità (hub) per i servizi digitali concentrati in tutte le aree metropolitane a livello mondiale.
  • Cybersecurity, che espande il consumo di Interconnessione, dato che le aziende si spostano sempre più verso lo scambio di traffico di dati privati per bypassare l’internet pubblico e mitigare le minacce digitali.
  • Servizi digitali, che per i nuovi flussi di lavoro richiedono una rete globale metropolitana Interconnessa per soddisfare la domanda.

Secondo Sara Baack, CMO di Equinix:

il paradigma è quello dello ‘scale-or-fail’ e le aziende stanno avendo successo riuscendo ad adottare l’Interconnessione, ovvero posizionando la propria infrastruttura IT in prossimità di un ecosistema di aziende che si riuniscono per collegare fisicamente le proprie reti a quelle dei loro clienti e partner. L’Interconnessione aiuta ad alimentare la trasformazione digitale sostenendo il consumo multicloud su larga scala, migliorando la latenza e le prestazioni della rete, consentendo un maggiore controllo operativo e riducendo i rischi legati alla sicurezza”.

Diversi gli operatori che hanno positivamente accolto la nuova metrica.

Munu Gandhi, Vice President, Core Infrastructure Services, Aon è del parere che l’Indice capti una componente cruciale per lo sviluppo del business digitale. Funzionalità di Interconnessione solide e affidabili attraverso ecosistemi come quelli delineati nell’Indice saranno importanti per le aziende, al fine di sviluppare nuove strade per la crescita e le opportunità a livello globale.

Brad Casemore, Research Director, Datacenter Networks, IDC sostiene che:

“l’Interconnessione è un elemento essenziale per le aziende digitali perché fornisce un barometro della crescente rilevanza della necessità di rispondere alle richieste di prossimità dei servizi digitali tra le aziende. Questo bisogno è dettato dalla latenza, accelerando i tempi di commercializzazione e integrando il multicloud su base locale”.

Per approfondimenti: Equinix