Codice dell’amministrazione digitale: novità per imprese e persone fisiche

di Nicola Santangelo

Pubblicato 15 Settembre 2016
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:45

Il Decreto Legislativo n. 179 del 26 agosto 2016 ha parzialmente modificato il Codice dell’amministrazione digitale di cui al D.Lgs. 07/03/2005 n. 82. Le nuove disposizioni introdotte tentano in qualche modo di rendere più flessibile la Pubblica Amministrazione nei confronti di persone fisiche e imprese. In particolare è stato riconosciuto a tutti soggetti giuridici (persone fisiche e imprese) il diritto di usare le soluzioni e gli strumenti digitali e telematici nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Vediamo, quindi, nel dettaglio le novità più rilevanti del nuovo Codice dell’amministrazione digitale.

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Il nuovo Codice dell’amministrazione digitale assegna a persone fisiche e imprese un’identità digitale attraverso la quale accedere a tutti i servizi erogati in rete da parte della Pubblica Amministrazione. E’, quindi, possibile inviare e ricevere comunicazioni e documenti alla Pubblica Amministrazione tramite domicilio digitale. Le persone fisiche, pertanto, potranno comunicare al comune di residenza il proprio domicilio digitale che verrà inserito nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) e reso disponibile a tutte le Pubbliche Amministrazioni. Diviene obbligatorio per la P.A. accettare i pagamenti a mezzo sistemi elettronici (bancomat, carta di credito) mentre per i cosiddetti micro-pagamenti è previsto un sistema basato sull’uso del credito telefonico.

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Quanto ai rapporti tra Pubblica Amministrazione e imprese, la presentazione di istanze, dati e dichiarazioni nonché lo scambio di informazioni e documenti avviene esclusivamente utilizzando le nuove tecnologie. La trasmissione telematica di comunicazioni che necessitano di una ricevuta di invio e di consegna continuerà ad avvenire tramite posta elettronica certificata per i soggetti che hanno dichiarato il proprio indirizzo, almeno fino a quando non verrà data piena attuazione al domicilio digitale. In merito ai documenti informatici il D.Lgs. 179/2016 ha introdotto all’articolo 20 del D.Lgs. 82/2005 il nuovo comma 1-bis secondo il quale l’idoneità del documento informatico a soddisfare il requisito della forma scritta e il suo valore probatorio sono liberamente valutabili in giudizio, in relazione alle sue caratteristiche oggettive di qualità, sicurezza, integrità e immodificabilità.