Eni rinnova l’accordo quadro per i progetti di ricerca congiunti con il Politecnico di Torino. Molte delle misure di politica energetica e ambientale dell’Unione Europea sono finalizzate a un progressivo abbattimento delle emissioni di gas a effetto serra, come ha dimostrato la ventunesima Conferenza sul clima COP21 giunta al primo accordo universale sul clima, firmato venerdì scorso a New York da oltre 170 Paesi.
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In questo contesto si rinnova la collaborazione fra Eni e Politecnico di Torino, avviata nel 2008. Alla base dell’accordo quadro siglato oggi, l’innovazione tecnologica a tutto tondo, in particolare per sviluppare il macrotema della crescita sostenibile del settore energetico. L’applicazione di tecnologie sempre più “intelligenti” ed ecosostenibili per l’esplorazione e la produzione dei giacimenti e la messa a punto di nuovi materiali, lo studio di processi a supporto delle energie rinnovabili e il monitoraggio ambientale sono alcuni dei filoni di ricerca che verranno condotti e che consentiranno di valutare e migliorare le performance dei processi aziendali e la loro integrazione nei territori di intervento. Come gestire la transizione energetica verso un futuro low carbon per contenere i cambiamenti climatici è il tema della presentazione che Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, ha tenuto nell’Aula Magna del Politecnico, dopo la firma dell’Accordo.
La storia di Eni è fatta di ricerca e innovazione tecnologica per creare valore per il nostro futuro ed è per questo che, anche nell’attuale scenario petrolifero complesso, continuiamo ad investire in progetti di ricerca. La collaborazione con il Politecnico di Torino si inquadra in un rapporto di lungo termine che in questi anni ha portato ad importanti risultati. Eni continua a collaborare con i migliori centri di eccellenza italiani e stranieri e vuole, in questo modo, dare un segnale concreto ed un contributo al grande tema della transizione energetica.