La chiusura dell’anno porta con sé una serie di riflessioni necessarie ad iniziare al meglio il nuovo anno. Si tratta di considerazioni legate all’andamento economico, al mercato del lavoro, all’occupazione e alle assunzioni. Vogliamo evidenziare i dati più rilevanti rilasciati lo scorso 30 dicembre dall’Ufficio di Statistica del Ministero del Lavoro relativi al terzo trimestre 2015. In particolare si registra un miglioramento del clima di fiducia e dei dati relativi all’occupazione e ai contratti di lavoro.
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Situazione economica in Europa
La crescita mondiale sembra essere complessivamente moderata e disomogenea, caratterizzata da un basso prezzo del petrolio, tassi di interesse ai minimi storici e cambio debole dell’euro. Il commercio mondiale presenta performance deboli, complice anche il calo della domanda di importazioni da parte delle economie emergenti. A livello europeo, nel terzo trimestre 2015 il Pil è aumentato dello 0,3% anche grazie al traino di Spagna, Francia e Germania. Positivi anche i dati sul mercato del lavoro: nel terzo trimestre 2015 l’occupazione è cresciuta nell’area euro dello 0,3% in termini congiunturali e dell’1,1% in termini tendenziali.
Occupazione in Italia
Per quanto riguarda l’occupazione in Italia, nel terzo trimestre 2015 è continuata la crescita tendenziale dell’occupazione: 247.000 lavoratori in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In termini relativi la crescita dell’occupazione nel periodo luglio-settembre 2015 è stata dell’1,1%, con un incremento proporzionalmente maggiore per gli uomini (+1,6%), per il Mezzogiorno (+2,3%) e per i laureati (+3,7%). Il tasso di occupazione sale al 56,7% (66,6% per gli uomini e 47% per le donne).
L’aumento dell’occupazione comporta anche una crescita delle ore lavorate (+1,2%) e una diminuzione delle ore di Cig autorizzate (-38,5%).
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Indicatori di fiducia
I dati positivi registrati in merito all’aumento dell’occupazione e alla diminuzione del tasso di disoccupazione hanno contribuito a rafforzare la fiducia. Gli indicatori congiunturali qualitativi hanno mostrato significativi miglioramenti già a partire dalla fine del 2014. Secondo la Commissione Europea, l’indice di fiducia ESI (Economic Sentiment Indicator) nella media di ottobre-novembre ha raggiunto il valore più alto dal primo trimestre 2007.
Contratti di lavoro
La maggiore crescita si concentra prevalentemente nel lavoro dipendente (+1,4%) mentre il lavoro autonomo registra un timido + 0,1%. Tra le tipologie contrattuali maggiormente utilizzate spicca il contratto a tempo indeterminato con una crescita nel terzo trimestre 2015 del 21,2% rispetto al periodo precedente. Performance negative, invece, per le collaborazioni (-45,2%) e l’apprendistato (-24,6%).
Incoraggianti anche i segnali provenienti sul fronte degli inattivi: la flessione è stata pari a 47.000 unità pari ad una percentuale del -0,3%.