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Regime forfetario: avvio attività pagando il 5% di tasse

di Anna Fabi

11 Dicembre 2023 11:40

Partite IVA con tassazione agevolata al 5% per cinque anni: le regole 2024 per la flat tax nel regime forfettario, i requisiti e i vantaggi per avvio attività.

Per chi vuole avviare una nuova attività, il regime forfettario è il regime fiscale di favore che consente di mettersi in proprio senza nessun versamento IRPEF o IRAP e nessuna ritenuta alla fonte a titolo di acconto, né tenuta dei libri contabili e fiscali. Chi vi accede per la prima volta e rispetta le condizioni richieste, può avviare un’attività pagando solo il 5% di tasse.

Vediamo di seguito i requisiti richiesti ed i vantaggi del caso.

Avvio attività con Flat tax

Chi ricade nel regime forfetario (che dal 2023 è stato esteso fino al limite di fatturato di 85mila euro nell’anno d’imposta precedente, con la fuoriuscita immediata al superamento della soglia dei 100mila euro), determina il reddito imponibile sulla base di un coefficiente da applicare al totale dei ricavi annui. In pratica, si prendono a riferimento tutti i ricavi e si applica il coefficiente di redditività.

Al reddito così determinato si applica un’imposta sostitutiva (flat tax). Di norma l’aliquota è al 15% ma è abbattuta di due terzi (pertanto è pari al 5%) per i primi cinque anni di attività, come disposto dalla legge istitutiva del regime forfettario.

L’imposta applicata è sostitutiva dell’IRPEF, delle addizionali comunale e regionale e dell’IRAP. Non si applica neanche la ritenuta alla fonte a titolo d’acconto. L’imprenditore in regime forfettario, inoltre, è esonerato dalla liquidazione e dal pagamento dell’IVA.

Il contribuente forfetario non ha il vincolo di tenuta dei libri contabili e fiscali ad eccezione dell’obbligo di conservazione e numerazione delle fatture emesse e ricevute e di certificare i corrispettivi. Inoltre, dal 1° gennaio 2024 è prevista per tutti i forfettari, a prescindere dall’importo di ricavi e compensi, l’obbligo di fatturazione elettronica.

Accesso al regime forfettario

Poiché il forfetario è un regime naturale, i contribuenti che già svolgono un’attività di impresa, arte o professione, vi accedono senza fare alcuna comunicazione o domanda. I contribuenti che iniziano un’attività e presumono di rispettare i requisiti e le condizioni previste, devono dichiarare l’inizio attività (modello AA9/12).

L’accesso al regime forfettario è riservato agli imprenditori e ai liberi professionisti che esercitano l’attività in forma individuale. Accedono al regime con aliquota al 15%, le Partite IVA che nell’anno precedente hanno fatturato fino a 85mila euro. Ci sono però alcuni paletti per l’applicazione del regime: divieto di accesso per coloro che spendono più di 20mila euro annui in compensi (collaboratori e lavoratori dipendenti, contratti a progetto, utili da partecipazioni agli associati, spese per prestazioni di lavoro) e divieto di ingresso per le Partite IVA che hanno anche un reddito da lavoro dipendente superiore a 30mila euro annui.

Non possono accedere al regime forfettario coloro che hanno partecipazioni in società di persone, associazioni professionali o imprese familiari; chi effettua cessione di fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi, chi emette oltre la metà delle fatture nei confronti del datore di lavoro o di quello avuto negli due anni precedenti e chi detiene il controllo di una Srl o associazione in partecipazione.

=> Calcolo imposta Forfettari

Requisiti per la flat tax al 5%

L’aspirante imprenditore che vuole fruire della tassa piatta al 5% deve rispettare le seguenti condizioni:

  • Nessuna attività nei tre anni precedenti: prima dell’avvio della startup non deve risultare svolta alcuna attività artistica, professionale o d’impresa, anche in forma associata o familiare, nel triennio calcolato a partire dalla data da cui si vuole accedere al regime forfettario. La semplice apertura della partita IVA non è causa di esclusione perché deve anche sussistere l’esercizio effettivo dell’attività.
  • Nuova attività non mera prosecuzione di altra attività, magari svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo (es.: stessi beni, stessa sede, stessi clienti). L’unica eccezione è la pratica obbligatoria per l’esercizio di arti o professioni.
  • Prosecuzione attività altrui con ricavi fino a 85.000: l’ammontare di ricavi e compensi precedenti al riconoscimento del beneficio, non deve essere superiore alla soglia di uscita dal regime.

Il regime forfetario si applica a tutte le Partite IVA che rientrano nei requisiti e rispettano le condizioni sopra esposte, senza limiti temporali a condizione che non si verifichino cause di esclusione come, ad esempio, il limite dei ricavi previsto. Dal 2023, si esce subito dal regime in caso di superamento dei 100mila euro mentre si adotta il regime ordinario dall’anno di imposta successivo se si supera la soglia degli 85mila euro.