Il carpooling e il car-sharing sono un fenomeno in forte crescendo nel mondo ma anche in Italia. Grazie alla possibilità di condividere l’auto, si può arrivare a migliorare l’efficienza della rete stradale riducendo traffico, inquinamento e tempi di percorrenza, oltre che i momenti di maggior difficoltà alla guida. Per far si che queste soluzioni attecchiscano davvero all’interno dei paesi, le autorità del settore necessitano di soluzioni affidabili, in grado di determinare il numero di persone presenti in ogni veicolo con un’accuratezza sempre maggiore rispetto a quella fornita dal tradizionale metodo che vede gli addetti contare lungo la strada.
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Xerox, per risolvere questo problema, ha recentemente testato il suo sistema di rilevamento passeggeri su veicolo (Vehicle Passenger Detection System) in Europa, nel trafficato tratto Juogne/Vallorbe al confine franco-svizzero, per dimostrare quanto un sistema automatizzato possa supportare le autorità europee nel campo dei sistemi di trasporto ad adottare alcuni strumenti funzionali come le corsie HOV (High Occupancy Vehicle), specifiche per mezzi di trasporto e veicoli occupati da un minimo di tre persone, ed a incoraggiare i pendolari a fare un maggior uso del carpooling.
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Il test, condotto in collaborazione con il Cerema e con il DREAL ha permesso di ottenere risultati molto interessanti. Per esempio, i test hanno evidenziato un’accuratezza del 95% nell’individuare il numero di passeggeri all’interno di ciascun veicolo. Percentuale che sale al 97% nel rilevare la sola presenza del guidatore all’interno di un veicolo. Il test condotto da Xerox ha inoltre permesso di scoprire che, nell’orario di punta al mattino, l’85% dei veicoli presenta solo il conducente a bordo, il 12% comprende anche un passeggero e meno del 3% ne trasporta almeno due. La soluzione adottata si basa su tecniche di computer vision brevettate e algoritmi geometrici capaci di distinguere i sedili vuoti da quelli occupati, sviluppati dai laboratori di ricerca Xerox.