Una giornata lavorativa di sei ore: in Svezia la novità sull’orario di lavoro è stata introdotta sia nel pubblico sia nel privato, da imprese grandi e PMI, con risultati che vengono definiti positivi. L’obiettivo è quello di una miglior conciliazione lavoro vita privata da un lato, e di un aumento della produttività dall’altro. Spiega Linus Felds, amministratore delegato di Filimundus, società che sviluppa app per smartphone e ha introdotto le sei ore da un anno: «restare concentrati per otto ore consecutive è molto difficile, e per farlo siamo costretti a intervallare spesso con delle pause e mescolare con altre attività per rendere tollerabile la giornata. Le otto ore, dunque, non sono mai davvero effettive. E ti complicano la gestione della tua vita al di fuori dell’ufficio».
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Il Comune di Goteborg ha introdotto la giornata lavorativa di sei ore in tutti gli uffici pubblici. Fra i risultati: meno assenze per malattia. Sull’altro fronte, c’è l’esigenza, nel caso in cui si debbano comunque coprire turni più lunghi, di assumere nuovo personale. In Svezia, comunque, le sei ore lavorative non sono una novità: Toyota, colosso dell’auto, le applica da 13 anni, con risultati evidentemente soddisfacenti. Dichiara un operaio di Toyota al Guardian: «Devo dire che il mio lavoro fa invidia ai miei amici, perché è fantastico finire di lavorare alle 12. Quando non avevo una famiglia, uscivo dal lavoro e andavo in spiaggia. Ora passo molto tempo coi miei bambini».
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Certo, ogni azienda applica le disposizioni alla propria realtà. Filimindus, ad esempio, introducendo la giornata di sei ore ha vietato l’utilizzo, nelle ore lavorative, dei social network.