I dati provenienti dall’indagine condotta da CNA, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, sono chiari ed inequivocabili: il 33% delle piccole imprese italiane ha contrastato la crisi con l’innovazione. E’ questo il risultato dell’indagine “Manifattura e Mercati – Le Pmi dopo sette anni di crisi” condotta su un campione di 800 imprese.
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Tra il 2008 e il 2012 la crisi ha messo in ginocchio migliaia di piccole e medie imprese. Di queste circa 72.000 sono state costrette alla chiusura, molte delle quali operanti nell’edilizia e nel settore manifatturiero. A subire maggiormente la morsa della crisi sono state, in genere, imprese di piccola taglia, che non esportano e che non hanno saputo fare rete e, comunque, già azzannate dall’accelerazione del processo di globalizzazione.
Ogni impresa ha adottato strategie personali per contrastare la crisi economica. Molte di esse hanno adottato comportamenti difensivi, riducendo i costi di produzione e gli investimenti. Altre, invece, hanno messo in atto comportamenti aggressivi, cercando di salvaguardare la capacità produttiva e facendo innovazione. Ebbene, sono queste ultime le aziende che hanno saputo rispondere meglio alla crisi.
Contrariamente a quanto è stato registrato per la maggior parte delle imprese, c’è una piccola percentuale di imprenditori che ha saputo reagire meglio alla crisi. Sul 14% delle imprese, infatti, la congiuntura economica non ha avuto effetti particolarmente significativi e addirittura il 7% delle imprese ha generato nuove opportunità. Si tratta di imprese che esportano e che hanno scelto la via dell’aggregazione più della media del campione.
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Il 33% delle imprese del campione, inoltre, ha introdotto nuovi processi di produzione oppure è riuscito a offrire prodotti e servizi originali. Dall’indagine emerge che solo il 2% delle aziende che hanno adottato politiche difensive ha trovato nuove opportunità di business contro il 18% delle imprese che hanno saputo innovare. Investimenti e innovazione, quindi, sono state per molte imprese le pedine vincenti da giocare in questi anni per non essere trascinati dalla congiuntura economica.