Il futuro dell’automobile è nelle auto connesse ed Intel scende in prima linea per proteggere i veicoli del futuro da possibili attacchi informatici. L’azienda ha dunque annunciato di avere fondato l’Automotive Security Review Board (ASRB), un comitato che sarà formato dai maggiori esperti di sicurezza in tutto il mondo con particolari competenze nei sistemi di sicurezza informatica. I ricercatori ASRB eseguiranno test di sicurezza e test con l’obiettivo di definire una serie di best practice e raccomandazioni per la progettazione di soluzioni e prodotti di sicurezza informatica che andranno a vantaggio dell’industria dell’auto e degli automobilisti.
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Inoltre, Intel ha anche pubblicato un white paper che raccoglie le prime practice di sicurezza informatica per il settore automobilistico e si propone di continuare ad aggiornarlo in base a risultati dell’ASRB. Intel fornirà al comitato ASRB piattaforme avanzate di sviluppo Intel automotive su cui condurre attività di ricerca. Per motivare i ricercatori dell’ASRB, Intel assegnerà una nuova auto a chi contribuirà in modo più significativo ad una soluzione che possa essere implementata sulla piattaforma automobilistica di Intel. Tutti i dettagli relativi alla piattaforma di sviluppo Intel e alle aree di intervento delle audit di sicurezza saranno forniti il mese prossimo, durante la prima riunione dell’ASRB.
Il nuovo White Paper intitolato “Automotive Security Best Practices: Recommendations for Security and Privacy in the Era of the Next-Generation Car,” analizza i rischi che la prossima generazione di automobili connesse comporta e fornisce specifiche raccomandazioni di sicurezza per l’industria automobilistica. Intel inoltre invita gli esperti del settore a partecipare alla discussione relativamente ai contenuti del white paper e prevede di pubblicare ulteriori revisioni basate su risultati dei feedback e del lavoro dell’ASRB. Un’impegno molto importante quello preso da Intel soprattutto alla luce dei dati forniti da Gartner che sottolinea come entro il 2020 saranno su strada oltre 150 milioni di veicoli connessi a Internet; il 60-75% di questi saranno in grado di fruire, creare e condividere dati. Dunque, in futuro sarà necessario ottimizzare la sicurezza di questi dispositivi. Un cracker che accede ad un’auto può infatti causare rischi pesanti per la sicurezza degli occupanti.