Le piccole start-up guidano la rivoluzione della FinTech

di Fabrizio Scatena

Pubblicato 31 Luglio 2015
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:45

FinTech è la tecnologia applicata  alla finanza, come gli algoritmi in grado di analizzare grandi quantità di dati, per decidere se erogare o meno un prestito a chi lo richiede. Il nuovo fenomeno finanziario si è sviluppato soprattutto per opera delle start-up: piccole aziende con un elevato knw-how tecnologico, che sono riuscite a creare app per facilitare l’accesso al credito, scavalcando i canali tradizionali delle banche. Queste start-up stanno crescendo velocemente anche grazie a finanziamenti generosi: 14 miliardi di dollari nel 2014, con un incremento del 46% previsto nel 2015.

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Naturalmente il fenomeno ha trovato terreno fertile negli Stati Uniti, dove aziende come LendingTree, Lending Club e OnDeck, specialiste nei prestiti online, sono quotate a Wall Street. Le start-up FinTech operano in modo diverso, ma sostanzialmente tutte facilitano l’accesso al credito sfruttando la tecnologia del web: si va dallo scambio di soldi fra amici alla richiesta di prestiti per i piccoli imprenditori, oppure è possibile visitare siti dove si può investire in prestiti o richiedere prestiti. Anche i big come Google, Amazon, Apple e Facebook non sono rimasti a guardare dalla finestra: ad esempio Amazon eroga prestiti ai piccoli imprenditori che vendono merce sulla sua piattaforma.

La FinTech é un fenomeno che sembra far bene anche al mercato perché:

  • Accresce la concorrenza;
  • Permette a piccoli intermediari di competere con le grandi banche;
  • Riduce i costi e migliora i servizi per i risparmiatori;
  • Migliora la valutazione dei rischi effettuata dai fornitori del credito.

Sul lungo periodo la FinTech potrebbe veramente vivacizzare l’industria finanziaria, aprendo opportunità per affermarsi anche a realtà organizzative di dimensioni ridotte.