È di 2,2 milioni di euro lo stanziamento che la Regione Emilia Romagna ha predisposto per poter supportare l’internazionalizzazione delle piccole e delle medie imprese, anche attraverso speciali progetti per l’Esposizione Universale in corso a Milano, con contributi fino a un massimo del 50% della spesa ammissibile (in termini assoluti, 150 mila euro).
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I finanziamenti sono stati previsti da un bando con il quale l’istituzione regionale spera di incrementare il numero delle imprese già presenti sui mercati esteri: un platea, non troppo silenziosa, di 25 mila unità che nel medio periodo – si stima dal palazzo regionale – potrebbe accrescere fino a superare quota 30 mila. Per quanto concerne le caratteristiche del bando, l’iniziativa prevede che i contributi siano rivolti ai consorzi per l’internazionalizzazione sulla base della legge istitutiva del 2012, che consente la partecipazione di enti pubblici e privati, e banche e grandi imprese, purchè non usufruiscano del finanziamento.
I progetti per l’internazionalizzazione delle imprese dovranno essere realizzati entro la fine del 2015 e, come anticipato, potranno altresì essere legati all’Expo (purchè, comunque, in connessione con i temi e con i settori dell’Esposizione Universale). Viene inoltre stabilito che i consorzi siano costituiti da almeno otto imprese fra loro indipendenti, o almeno cinque se di natura artigiana, con sede legale in Emilia Romagna e costituiti da imprese prevalentemente con sede legale in Emilia Romagna (eventuali imprese consorziate, con sede in altre regioni, non devono rappresentare più di un quarto del raggruppamento).
Per quanto infine concerne le spese ammissibili, vi sono i costi per la partecipazione a manifestazioni fieristiche con profilo internazionale, le spese promozionali del consorzio per l’internazionalizzazione e ancora quelle sostenute per l’ospitalità di operatori esteri in Italia e il reclutamento del personale con specifiche competenze.