ItaliaStartup e Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano hanno evidenziato come l’intero ecosistema delle start-up innovative in Italia mostri una forte crescita: più che raddoppiate in un anno (+120%), sono 2.716 in questo 2014, mentre quelle finanziate crescono del 74% (sono 197).
=> Start-up Innovative: la mappa italiana 2014
La ricerca evidenzia per il 2013 investimenti complessivi (sia da investitori istituzionali che da business angel, family office e venture incubator) in startup hi-tech in crescita del 15% sul 2012 per un valore di 129 milioni di euro (erano 112 milioni un anno prima). Una cifra ridotta in valore assoluto se confrontata con quella relativa ad altri paesi: in Italia si investe in startup hi-tech un ottavo rispetto a Francia e Germania, un quinto rispetto al Regno Unito e poco meno della metà rispetto alla Spagna. Si stima tra l’altro per quest’anno un calo degli investimenti, che dovrebbero riassestarsi sui 110 milioni di euro, dovuto, in buona misura, alla chiusura dei fondi con target di investimento sul Sud Italia.
Al tempo stesso però si registra un netto incremento del ruolo svolto dagli investimenti fatti da soggetti non istituzionali, business angel, family office, acceleratori and incubatori: l’apporto di questa tipologia di investitori è in costante crescita dal 2012 ad oggi, fino ad arrivare ad un peso del 50% degli investimenti stimati per il 2014.
Delle 2.716 Startup Innovative (erano 1227 nel 2013) in Italia questi sono i numeri di dettaglio: 197 le finananziate (113 nel 2013); 36 (32) gli investitori istituzionali di cui 6 pubblici e 30 privati; 100 (97) gli incubatori ed acceleratori di cui 60 pubblici e 40 privati; 38 (40) i parchi scientifici di cui 35 pubblici e 3 privati; 62 (63) gli spazi di coworking; 52 (33) le competizioni dedicate. Gli investimenti in numeri: diminuiti del 15% dai 129 milioni del 2013 ai 110 di quest’anno; aumentati del 17% quelli da business angel, family offices e incubatori e acceleratori (per un totale di 55 milioni) e diminuiti del 33% quelli provenienti da investitori istituzionali (altri 55 mln).