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L’ondata di spam a carattere pornografico e violento che ha investito diversi account Facebook nei giorni scorsi sembra cessato grazie all’intervento dei tecnici del social network che sono riusciti a risolvere la vulnerabilità sfruttata per diffondere i contenuti incriminati sulla piattaforma.
Secondo quanto dichiarato da Facebook stesso, alla base dell’ondata di spam c’è stata una vulnerabilità cross-site scripting (XSS), che ha permesso agli autori dello spam di trasformare i feed presenti in homepage in un flusso di immagini di sesso esplicito, condite da numerose foto di violenza e abusi sugli animali che hanno fatto indignare migliaia di utenti.
Facebook ha organizzato dei punti informativi per aiutare gli iscritti a difendersi da questo tipo di minacce e ha annunciato di stare valutando l’opzione di avviare un’azione legale contro gli autori dell’attacco, i quali, pur essendo ancora sconosciuti al pubblico, pare siano stati identificati dagli esperti di sicurezza ingaggiati dal social network.
Quel che appare certo è l’estraneità dei membri degli Anonymous, il gruppo di cracker che in un primo momento era stato indicato da alcuni osservatori come possibile protagonista della vicenda.