Il sistema operativo “perfetto”, il sogno di chiunque abbia la necessità di tenere dati sensibili o documenti di un certo valore sul proprio computer, potrebbe presto diventare realtà.
Ad essere al lavoro sul progetto è la “DRDO“, acronimo che sta per “Defence Research and Development Organisation” facente capo all’esercito indiano, che ha comunicato l’intenzione di mettere a punto un proprio sistema operativo da impiegare in tutte le attività delicate che coinvolgono le operazioni militari e le ricerche scientifiche promosse dal Ministero della Difesa indiano.
A presentare il progetto ai giornalisti è stato il generale Saraswat:
Abbiamo avviato il nostro progetto informatico a settembre e abbiamo disegnato una road map per attuare il programma. Anche se sarà un sistema che funzionerà in real time con Windows, il codice sorgente e l’architettura saranno proprietarie, dandoci l’esclusività di possedere un S.O. sconosciuto agli estranei e proteggere così il nostro sistema di sicurezza.
La ragione che ha spinto i vertici della Difesa indiani è quindi quello di “slegarsi”, per quanto possibile, dalla piattaforma Windows e dai rischi che un sistema operativo così conosciuto e preso di mira come quello di Microsoft può comportare per l’integrità dei sistemi informatici di importanti organizzazioni.
Il progetto appare pertanto come un tentativo di risposta agli attacchi su larga scala portati di recente tramite il worm Stuxnet, che ha messo in luce le vulnerabilità degli apparati di sicurezza di diversi paesi aprendo forse la via all’era della cyber-guerra.