Non sono certamente rassicuranti le statistiche pubblicate da Dasient, azienda attiva nello sviluppo di soluzioni antimalware, la quale ha pubblicato un bilancio delle infezioni portate verso i siti Web attivi nel secondo trimestre dell’anno.
Ebbene, dai dati si evince come siano più di un milione i siti infettati con codice dannoso, portando dei domini solitamente sicuri a divenire strumento di diffusioni di virus e altri tipi di pericoli.
Tradotto in percentuale significa che circa l’1% di tutti i siti attivi in Internet ha subito negli scorsi mesi un attacco di questo tipo, mettendo in evidenza il costante aumento di simili azioni favorite anche da alcune vulnerabilità scoperte in alcune tecnologie molto usate sul Web come Java Web Start e la manipolazione dei cookie criptati di APS.NET.
A favorire la diffusione di software pericoloso non sono più solamente i download di file in sé, quanto la diffusione di gadget e widget che molti utenti sono soliti installare per ampliare le potenzialità del proprio browser, con la conseguenza che, presi di mira dai criminali informatici, questi talvolta utili appendici diventano veicolo ideale per diffondere codice dannoso.
Analoga sorte è poi toccata ai banner pubblicitari di terze parti che si trovano inseriti un po’ ovunque sulla Rete, mentre per quanto riguarda i domini, le cifre indicano che i siti con suffisso “.com” sono i più colpiti, così come un buon numero di infezioni si è registrato su quelli con suffisso cinese “.cn”. Cosa che ovviamente non stupisce essendo questi due tra i domini più diffusi.