Entro un mese Google aggiornerà le sue norme sulla privacy, al fine di “renderle più comprensibili e per fare in modo che rispecchino meglio l’integrazione tra i nostri prodotti”.
Non stiamo qui a sindacare sui motivi per cui abbiano scelto questa strada, che comunque sono ben documentati nella pagina delle FAQ relative a questa modifica, fatto sta che effettivamente le nuove norme, che non entreranno in vigore prima del 3 ottobre 2010, risultano più chiare, e cosa più importante, illustrano molto meglio quali dati vengono trattati e come.
La pagina di anteprima delle nuove norme riporta la versione che presumibilmente sarà applicata a partire dalla data indicata, e che proprio per questo motivo vale la pena leggere per farsi un’idea dei rischi cui vanno incontro gli utilizzatori dei servizi targati Big G.
Le parti più interessanti relative alla privacy sono più d’una, e possono essere così riassunte:
Potremmo combinare i dati che l’utente invia tramite il proprio account con informazioni di altri servizi Google o di terze parti allo scopo di rendere più agevole la navigazione e migliorare la qualità dei nostri servizi.Utilizziamo i cookie per migliorare la qualità del nostro servizio, nonché […] e monitorare le tendenze degli utenti, ad esempio le modalità di ricerca.
[…] i nostri server registrano automaticamente le informazioni inviate dal suo browser ogni volta che l’utente visita un sito Web. Questi log dei server possono includere informazioni quali […] e uno o più cookie che potrebbero identificare in modo univoco il browser o l’account dell’utente.
Google offre servizi abilitati alla localizzazione, […]. Se l’utente utilizza tali servizi, Google potrebbe ricevere informazioni sulla sua effettiva posizione o informazioni utilizzabili per approssimarne la posizione.
La pagina continua elencando le modalità con cui Google tratta i dati personali degli utenti, e pone l’accento sui metodi, che abbiamo già visto, per disattivare in parte il tracciamento delle informazioni.
Cosa pensate di questo cambiamento? Servirà davvero a rendere più sensibili le persone sui rischi che corrono usando i servizi Google? Oppure non cambierà nulla, e si continuerà ad usarli senza pensare a cosa si va incontro?