Gli aggiornamenti Microsoft tornano, ancora una volta, nell’occhio del ciclone. Ad essere accusata è adesso una patch per Windows XP rilasciata nel patch day di febbraio che corregge un bug risalente a 17 anni fa tramite cui un malintenzionato potrebbe portare un attacco al sistema prendendone il controllo.
L’update in questione, identificato come MS10-015, ha però avuto uno spiacevole quanto fastidioso effetto ancora più dannoso, probabilmente, della falla che andava a tappare.
Fin da subito dopo l’installazione infatti, cioè quando viene chiesto all’utente di riavviare per rendere completo l’aggiornamento, i PC con Windows XP installato non si avviano più normalmente, andando in crash e facendo comparire la celeberrima quanto temuta, dagli utenti Windows, schermata blu (BSOD) che informa di un grave errore per cui è stato necessario ripristinare il sistema: con l’unico particolare che, da quel momento in poi, non sarà più possibile accedere ai propri dati nemmeno entrando in modalità provvisoria, secondo quanto testimoniato sui vari forum di assistenza.
Una delle possibili soluzioni è quella di avviare il computer direttamente dal CD di installazione di Windows, scegliere di avviare la console di ripristino d’emergenza e inserire alcuni comandi testuali per far partire nuovamente il sistema. Un’operazione che, però, non ha solo il difetto di risultare complessa agli utenti meno avvezzi, ma che di fatto esclude gli utenti dei netbook che, essendo talvolta sprovvisti di un lettore ottico, risultano impossibilitati ad effettuare il ripristino.
Da parte sua, Microsoft ha ufficialmente ammesso il problema e ha dichiarato di essere al lavoro per ovviare a questo inconveniente. Intanto, l’aggiornamento incriminato è stato ritirato da Windows Update, mentre resta valido l’avviso di non installarlo a quanti lo hanno già scaricato senza però aver completato ancora l’update.