Iniziamo con questo articolo una serie di 10 recensioni sui software più famosi e utilizzati in ambito di sicurezza, per l’analisi, il monitoraggio dei propri sistemi e della rete.
Naturalmente, consigliamo l’uso a fini didattici per i meno esperti e per usi di “difesa” per chi invece voglia attrezzarsi adeguatamente contro possibili attacchi.
Iniziamo questa serie con John The Ripper.
John the Ripper è un programma gratuito che consente di recuperare le password di un sistema. È uno dei software più famosi in questo campo e nasce inizialmente su sistemi Unix: è una collezione di cracker di password, permette di trovare molti tipi di password anche se criptate in diversi formati, è in grado di recuperare la password di vari tipi di hash.
In particolare di quelli maggiormente utilizzati in ambienti Unix (DES, MD5, Blowfish), AFS Kerberos, e Windows. Grazie a dei moduli aggiuntivi si possono scovare le password di LDAP, MySQL e molti altri.
L’installazione su una distribuzione Ubuntu è davvero semplice. Da terminale è sufficiente eseguire il seguente comando:
sudo apt-get update && sudo apt-get install john
Con il seguente invece, possiamo controllare la corretta installazione:
john -test
A questo punto, si può procedere con un test, utilizzando, ad esempio, proprio il nostro sistema Linux.
Siccome John The Ripper lavora su file con formato uguale a /etc/passwd, è necessario, su sistemi che supportano le shadow, lanciare il seguente comando per creare un unico file che incorpora il secret di /etc/shadow in un unico file simile a passwd:
sudo unshadow /etc/passwd /etc/shadow > /tmp/password
Ora lanciamo John The Ripper e attendere che termini l’esecuzione:
sudo john /tmp/password
Al termine, avremo con risultato un file con le password eventualmente recuperate.
John The Ripper è consigliato per verificare la robustezza delle password dei propri server.