HP ha tolto i veli ad una nuova generazione di server, battezzata HP Moonshot, nata per rispondere alla sempre crescente esigenza da parte delle aziende di ambienti social, cloud, mobile e Big Data, e in grado di offrire al contempo consistenti risparmi in termini di consumo energetico, spazio e costi.
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Il progetto Moonshot, spiega HP, si prefigge infatti un obiettivo importante: consumare fino all'89% in meno delle risorse, occupare il 94% in meno di spazio e abbattere i costi fino al 63% rispetto ai tradizionali server x86.
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Per esemplificare, se solo 10 tra i maggiori provider di web services avessero cambiato i propri server x86 con un server Moonshot si sarebbero risparmiati 120 milioni di dollari di energia e oltre un milione di tonnellate di CO2 ogni anno, come togliere 180mila auto dalla strada.
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La nuova offerta HP è interamente modulare: partendo da una piattaforma composta dal sistema HP Moonshot 1500 e dai server HP ProLiant Moonshot si possono poi integrare processori diversi, in base allo specifico carico di lavoro cui sono destinati. Ciascun rack può ospitare fino a 1800 server, con un ingombro pari ad un ottavo rispetto alle configurazioni tradizionali.
HP ProLiant Moonshot è già disponibile con processore Intel Atom S1200 e supporta i carichi di lavoro di web-hosting. HP Moonshot 1500 è un'enclosure server in formato 4.3u equipaggiata con 45 cartucce Intel, uno switch di rete e i componenti di supporto.
Maggiori informazioni sulla linea Moonshot all’interno del portale HP.