La riforma Fornero (leggi di più) ha introdotto importanti novità in via sperimentale per il triennio 2013/2015.
Si tratta dell'Aspi per le crisi aziendali ossia un'indennità simile alla nuova Aspi ma rivolta ai lavoratori che, pur non avendo perso il posto di lavoro, si ritrovano di fatto senza retribuzione perché sospesi a causa di crisi aziendale o occupazionale.
Si chiama Aspi per crisi aziendale, è stata istituita in via sperimentale per gli anni dal 2013 al 2015, ne hanno diritto i lavoratori sospesi, compresi gli apprendisti, per un massimo di 90 giorni in un biennio a patto che ci sia un intervento integrativo del 20% da parte degli enti bilaterali ovvero a carico di fondi di solidarietà . Se manca tale intervento l'indennità non potrà essere erogata.
L'Aspi per crisi aziendale spetta esclusivamente in caso di sospensione per crisi aziendale o occupazionale ossia nel caso di situazioni di mercato o di eventi naturali transitori e di carattere temporaneo che determinano, per qualunque tipologia di lavoro privato, mancanza di lavoro, di commesse, di ordini o di clienti.
I beneficiari della nuova prestazione sono i lavoratori sospesi per crisi aziendale o occupazionale ossia i lavoratori dipendenti di aziende non destinatarie di interventi di cassa integrazione guadagni ordinaria, cassa integrazione guadagni gestione speciale per l'edilizia, per i lapidei e per l'agricoltura e di cassa integrazione guadagni straordinaria ovvero dipendenti di imprese artigiane con più di quindici dipendenti.
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Restano esclusi i lavoratori dipendenti di aziende destinatarie di trattamenti di integrazione salariale, i lavoratori a tempo indeterminato con previsione di sospensioni lavorative programmata e i lavoratori con contratto di lavoro a tempo parziale verticale.