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L’Unione Europea investe nel 5G: progetti e prospettive

di Filippo Vendrame

Pubblicato 5 Marzo 2013
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:54

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Siamo al debutto delle nuove reti LTE, definite come reti “4G“, è già  si comincia a parlare di “5G“, standard di comunicazione TLC che offrirà  prestazioni ancora superiori all’attuale quarta generazione mobile, e che dovrebbe arrivare attorno al 2020.

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L’Europa vuole trovarsi pronta, scegliendo di finanziare con 50 milioni di euro la ricerca per lo sviluppo del nuovo standard.

Ad annunciarlo è stata Neelie Kroes, commissario UE per l'Agenda Digitale, nell’ambito del recente Mobile Congress di Barcellona.

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La UE auspica che l’industria europea torni ad occupare il ruolo di leader nelle comunicazioni wireless, sulla scia del successo dello standard GSM.

Investire in R&S significa inoltre finanziare le imprese e creare posti di lavoro.

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Attualmente, in Europa ci sono molti progetti attivi nello sviluppo del nuovo standard 5G, per esempio Metis, 5Gnow, iJoin, Tropic, Mobile Cloud Networking, Combo, Moto e Phylaws, a cui collaborano università  ed aziende come British Telecom, Telecom Italia, Alcatel-Lucent, Ericsson, SAP e anche BMW.

L’Unione Europea ha deciso di finanziare innanzitutto il progetto Metis, con 16 milioni di euro. Prevede di realizzare un sistema in grado di supportare un volume mobile di dati per area 1000 volte superiore. Il che, tradotto, significa che un operatore potrà  servire con una stessa antenna molti più utenti in contemporanea rispetto ad oggi. Allo stesso tempo, si punta a ridurre la latenza e a diminuire i consumi energetici.

Ma il più grande ostacolo per la diffusione e lo sviluppo delle reti mobili è la mancanza di spettro che oggi sta portando le comunicazioni mobili quasi al collasso. Per superare questo problema è necessario, secondo Kroes, creare un mercato unico delle telecomunicazioni con cui regolamentare il settore e riportare ordine, favorendo gli investimenti.

Posizione condivisa sia da Vittorio Colao, CEO di Vodafone, che da Franco Bernabè, presidente di di Telecom Italia.

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