La classificazione energetica degli edifici è un elemento importante per il settore edile in chiave sostenibile, tanto più che dal 2012 è obbligatoria per la compravendita o locazione di immobili.
Ma parlando di consumi e costi correlati, quanto gas si può effettivamente risparmiare acquistando o prendendo in affitto una casa di classe energetica superiore?
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Il portale SosTariffe.it ha effettuato un’analisi comparativa tra le differenti classi energetiche, mettendo in luce una notevole differenza di costo annuale relativo alla fornitura di gas tra la classe energetica più alta e quella più bassa.
Le tre tipologie di abitazioni oggetto dello studio – 50, 90 e 140 mq – mostrano infatti un sensibile divario nelle bollette a seconda delle differenti classi energetiche, con spese più che decuplicate nel caso di passaggio dalla classe A alla classe G.
Prendendo come riferimento un trilocale di 90 mq, con un profilo di consumo medio, rispetto la classe A permette di risparmiare circa 1400 euro l’anno, cifra che sale ad oltre 2000 euro nel caso di appartamenti da 140 mq e scende a 770 euro nei locali da 50 mq.
In pratica, il risparmio tra le 2 classi opposte può essere anche del 95% e questo sia per le case costruite a Milano che quello di Roma e Napoli. Scegliere l’offerta più economica del mercato libero permette un’ulteriore risparmio che oscilla tra il 6 e l’11%, con una convenienza che va dai 6 ai 406 euro circa.
La ricerca ha analizzato inoltre il risparmio che si può ottenere utilizzando diverse tipologie di combustibili oltre al metano, ovvero gasolio e pellet.
Il gasolio, oggi fortunatamente poco diffuso, si conferma il combustibile che comporta l'impegno di spesa mensile maggiore; al contrario, impiegare il pellet appare la scelta più conveniente, anche rispetto all'uso del metano, a fronte tuttavia di un costo maggiore dell'impianto di riscaldamento.
Per approfondimenti, visita il Servizio confronto Tariffe GAS.