Un vero concentrato di potenza per smartphone e tablet di prossima generazione: da quando Nvidia ha tolto i veli all’architettura Tegra 4, infatti, si sono ampliate le prospettive d’uso per i terminali mobili negli ambienti professionali.
La nuova generazione Tegra non solo saprà offrire potenza a sufficienza per eseguire anche gli applicativi più gravosi ma contribuirà a ridurre il consumo energetico in misura sensibile, vero tallone d’Achille degli attuali dispositivi mobili. Dunque, un verp toccasana per quanto riguarda i consumi.
Permalink a CES 2013: Nvidia Tegra 4 moltiplica le prestazioni Mobile
Dal punto di vista tecnico, l’architettura Nvidia Tegra 4 mantiene la struttura dell’attuale Tegra 3, composta da 4 core più un quinto a basso consumo.
La nuova CPU Cortex A15, in grado di toccare frequenze fino a 1.9 GHz, garantisce tuttavia prestazioni più che raddoppiate rispetto a quanto offerto da Tegra 3 e la GPU a 72 core è in grado di offrire una potenza elaborativa fino a 6 volte superiore rispetto alla soluzione a 16 core integrata nell’architettura attuale.
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Tutta questa potenza non graverà tuttavia sull’autonomia degli apparecchi grazie ad una serie di accorgimenti quali un core appositamente pensato per gestire il risparmio energetico e la funzionalità PRISM 2 Display, in grado di contenere i consumi dello schermo offrendo al contempo una maggiore visibilità .
Il risultato è una piattaforma che consuma fino al 45% in meno rispetto all’attuale architettura e che garantisce 14 ore di playback video in HD.
Nvidia Tegra 4 offre inoltre supporto alla tecnologia 4G LTE attraverso un chipset opzionale di quinta generazione; ciò significa che smartphone e tablet saranno compatibili con tale standard (a differenza di Tegra 3) ma richiederanno un modem cellulare separato per offrire una connettività di questo tipo.
Viste le premesse, i dispositivi dotati della nuova architettura Nvidia sapranno senza dubbio soddisfare le esigenze di coloro che desiderano una notevole potenza elaborativa, anche in mobilità , offrendo inoltre sensibili miglioramenti anche dal punto di vista dell’autonomia, fattore certamente da non sottovalutare.