La riforma dell’apprendistato che ha coinvolto Governo, Regioni, Province autonome e parti sociali ha portato ad un accordo volto a rilanciarne il contratto nelle sue tre tipologie (acquisizione di una qualifica, professionalizzante e di alta formazione) al fine di garantire una preparazione che consentisse un accesso privilegiato al mondo del lavoro.
Con l’arrivo del nuovo anno il tema dell’apprendistato ritorna di attualità poiché a partire dal 1° gennaio 2013 debutterà l’ASPI (<= Leggi i dettagli) e ciò inciderà sulle casse delle imprese che scelgono di assumere un apprendista.
Vediamo, allora, di riepilogare i principali punti chiave dell'apprendistato.
=>Leggi la Guida al Contratto di Apprendistato
ASPI e apprendistato
Per i contratti di apprendistato sono previsti agevolazioni contributive che variano in base alle dimensioni dell'azienda.
- Le imprese che occupano dieci o più addetti saranno assoggettate ad una contribuzione ridotta che attualmente è pari al 10%. Tuttavia, dal 1° gennaio 2013, per effetto della nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, tale quota aumenterà dell’1,61%.
- Per le aziende che invece occupano fino a 9 addetti è previsto l'azzeramento dei contributi per un triennio fatto salvo l'aumento determinato dall’ASPI.
- In entrambi i casi resta confermata la quota a carico dell'apprendista pari al 5,84%.
=> Leggi le nuove regole della riforma del lavoro
Attenzione al numero di apprendisti
Ad eccezione delle imprese artigiane, per le quali continua ad applicarsi la normativa previgente (L. 443/1985, articolo 4), il numero complessivo degli apprendisti che un datore di lavoro può assumere, direttamente o indirettamente per il tramite di agenzie di somministrazione di lavoro, non può superare il rapporto di 3 a 2 rispetto alle maestranze specializzate e qualificate in servizio presso il medesimo datore di lavoro.
- Per le imprese che occupano un numero di dipendenti inferiore a 10, il rapporto diventa di 1 a 1.
- Il datore di lavoro che non ha alle dipendenze lavoratori qualificati o specializzati o ne ha un numero inferiore a 3, può assumere apprendisti in numero non superiore a 3 unità .
Contratto a tempo indeterminato
Al termine del periodo di formazione, in assenza di licenziamento il rapporto di lavoro di apprendistato diventa automaticamente a tempo indeterminato.
Tuttavia il datore di lavoro può recedere dal rapporto, anche in assenza di giusta causa o giustificato motivo, al termine del periodo di formazione che può avere una durata massima di 36 mesi.