Contratti, appalti e studi di settore: come le imprese frodano il Fisco

di Nicola Santangelo

7 Novembre 2012 15:00

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Stiamo morendo di Fisco, per dirla come Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria. E la Legge di Stabilità  2013 – con il taglio di detrazioni e deduzioni – conferma l’ennesima batosta. Il problema è più aumentano le tasse, più si tenta di evadere il Fisco.

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Attualmente l'evasione fiscale in Italia si aggira intorno ai 130 miliardi di euro. Una cifra da capogiro. che evidentemente si motiva su un’impalcatura di leggi e soluzioni di contrasto che fanno acqua perché si concentrano sui piccoli o sui poveri, lasciando i veri ricchi liberi di evadere.

A inizio anno abbiamo parlato delle frodi carosello ma questa tecnica, sebbene abbastanza diffusa, non è l'unica.
Vediamo le altre.

=> Leggi come le imprese frodano il Fisco

Sottovalutazione delle rimanenze finali

Alla fine dell'esercizio le aziende devono dichiarare quanta merce hanno in magazzino poiché il valore delle rimanenze finali concorre alla formazione del reddito. Per questo è uno dei principali artifici adottati per evadere il Fisco. In pratica, riducendo illegittimamente il valore delle rimanenze di magazzino si contribuisce ad abbattere fraudolentemente l'imposizione fiscale.

Inadempimenti contrattuali

Gli inadempimenti contrattuali sono una tecnica spudoratamente criminale. In pratica, quando le imprese stipulano contratti che prevedono l'esecuzione di lavori o la vendita di beni immobili viene solitamente stabilito che, in caso di inadempimento di una delle parti, sia dovuto un pagamento a titolo di penale. Sulle somme percepite la tassazione è minima poiché l'importo è stato incassato per compensare un danno e, quindi, non viene considerato reddito. E' evidente che questo raggiro venga utilizzato anche per farsi retribuire prestazioni esenti da tassazione ovvero per incassare tangenti.

Falsificazione degli studi di settore

=> Leggi le norme degli studi di settore

Gli studi di settore sono il risultato di una articolata elaborazione di dati numerici relativi alle diverse categorie di imprese. Hanno lo scopo di verificare se i ricavi e i compensi dichiarati risultano congrui rispetto ai fattori produttivi impiegati. Ed è proprio qui che si insedia l'evasione poiché, indicando in dichiarazione dei redditi una inferiore consistenza dei processi produttivi, si riesce a ridurre anche il valore dei ricavi da dichiarare al fine di poter essere considerati congrui.