Chi decide di tentare il salto imprenditoriale va incontro ad una serie di decisioni, molte delle quali estremamente importanti poiché possono determinare riuscita o fallimento dell’idea di business.
Uno dei dilemmi è legato alla scelta del tipo di attività da avviare. Basti pensare che su Google la frase “quale attività aprire” viene cercata mediamente 2.400 volte al mese. Cerchiamo allora di capire come scegliere il core business valutando la segmentazione del mercato.
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Segmentare il mercato significa individuare le nicchie favorevoli in cui proporre i propri prodotti al prezzo giusto, ossia quello che i consumatori sono disposti a pagare.
La segmentazione avviene suddividendo il mercato in parti che potremmo definire cluster. Di ogni cluster si dovranno specificare le caratteristiche e i comportamenti dei clienti nonché i margini di profitto, di diffusione e di espansione e le potenzialità del business da avviare.
Mettersi in proprio: in quale settore fare impresa?
Per suddividere il mercato occorre individuare i potenziali consumatori e classificarli secondo diverse variabili:
- psicografiche, in base ai loro atteggiamenti (tradizionalisti, innovatori, curiosi, ambizioni);
- comportamentali, in base alle loro abitudini di acquisto (fedeltà al marchio, frequenza degli acquisti, attrazione al prezzo);
- geografiche, in base alle loro aggregazioni urbane;
- economiche, in base al loro sesso, età , istruzione, classe sociale e capacità economica.
La classificazione del mercato, inoltre, deve tenere conto anche dei soggetti ai quali il prodotto è diretto (consumatori, rivenditori, enti pubblici) e dei principali competitors (produttori, concorrenti).
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Il mercato dei consumatori, definito anche dell'utente finale, è prevalentemente interessato agli acquisti di prodotti e servizi e, in particolare, di beni durevoli, ossia quelli destinati a produrre la loro utilità in un periodo medio-lungo, e beni non durevoli, ossia destinati a esaurirsi all'atto del loro consumo o utilizzo. I prodotti, inoltre, possono essere di largo consumo in quanto soggetti ad un utilizzo sufficientemente diffuso e prodotti speciali o a mercato ristretto in quanto limitati a particolari categorie di consumatori.