Dallo scorso 8 agosto le regole di ingresso in Italia per lavoro da parte dei professionisti extra-Ue hanno subito qualche modifica. Da tale data, infatti, in attuazione della direttiva 2009/50/CE, è in vigore anche nel nostro Paese la Carta Blu, un nuovo permesso di soggiorno realizzato appositamente per quei cittadini extra comunitari che intendono svolgere lavori altamente qualificati.
Grazie alla Carta Blu i lavoratori possono entrare in Italia senza vincoli delle quote di ingresso, e per periodi di tempo superiori ai tre mesi.
Vediamo di comprendere cosa si intende per “lavori altamente qualificati” e in che modo i cittadini stranieri residenti fuori dalla UE possano richiedere il nulla osta al lavoro.
In merito al primo quesito, il dlgs 108/2012 ha apportato significative innovazioni al precedente dlgs. 286/1998 (il Testo Unico Immigrati) introducendo all'articolo 27-quater la previsione di lavoratori altamente qualificati, e considerando come tali quelli in possesso di un titolo di istruzione superiore rilasciato dall'autorità competente nel Paese dove è stato conseguito, che attesti il completamento di un programma di istruzione superiore post-secondaria di durata almeno triennale, e una relativa qualifica professionale superiore, e in possesso dei requisiti di cui al d. lgs. 206/2007 per l'esercizio delle professioni regolamentate.
La qualifica professionale superiore deve essere attestata dal Paese di provenienza, e deve essere riconosciuta in Italia, oltre a rientrare nei “livelli 1, 2 e 3 delle classificazioni Istat delle professioni CP2011”, ovvero legislatori, imprenditori, alta dirigenza, professioni intellettuali scientifiche e di elevata specializzazione, o professioni tecniche.
Una volta soddisfatte le condizioni per poter essere meritoriamente definiti come “lavoratori altamente qualificati”, i cittadini extra-comunitari dovranno altresì dimostrare – all'atto della presentazione della domanda di nulla osta al lavoro – che l'importo della retribuzione non sia inferiore al triplo del livello minimo previsto per l'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (in altri termini, 24.789 euro, ovvero 8.263 moltiplicato per tre), il proprio ingresso sia finalizzato all'esercizio di prestazioni lavorative da svolgersi per conto o sotto la direzione/coordinamento di un'altra persona fisica o giuridica, e che possa essere allegata una proposta di contratto o un'offerta vincolate di lavoro altamente qualificato della durata di almeno un anno.