Professionisti ICT: le nomenclature incomprensibili

di Alessia Valentini

Pubblicato 9 Luglio 2012
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:39

Che le figure ICT fossero tante e spesso difficilmente collegabili a precise capacità  professionali ce ne eravamo accorti da tempo. I “nomi” dell’IT mescolano troppo spesso ruoli a competenze senza una formale indicazione. Passi per le storiche storici mansioni di Programmatore, Sistemista, Analista, Project o IT Manager ma, se si scorrono le liste di chi cerca o offre lavoro, il Business Naming offre davvero una varietà  di figure tra cui districarsi è veramente un'impresa.

Le specifiche attività  svolte da amministratori di rete, specialisti di prodotto, DB Administrator, operatore HelpDesk, tester e tecnico HW oggi come oggi sono in evoluzione, rendendo meno immediata la comprensione di quale lavoro si andrà  concretamente a svolgere. Ma ancora siamo nell’ambito della normalità .
I guai cominciano quando ci si trova davanti a un esperto di processo o un analista funzionale, per non parlare dei compiti assegnati a figure come: Global IT manager, Enterprise Digital Architect, Business Enterprise Consultant, Business Development in area xyz, Project business development manager, project consultant in area xyz, solution consultant, software engineer, diverso evidentemente dal software architect, il Deputy Product Engineer manager, l'head of analytics, outside sales specialis, il channel manager e potrei continuare nel mare magno delle diciture….

La difficoltà  principale la incontrano i neolaureati che devono proporsi alle aziende e che devono capire se sono specializzati per un determinato annuncio di lavoro.

L’abuso delle nomenclature inglesi spesso si rivela un boomerang: stremati dalle definizioni, gli imprenditori smettono di cercare figure qualificate, e i neolaureati si vendono male sul mercato.

A mettere ordine ci ha pensato il CNIPA con l'emissione di un dizionario dei profili di competenza per le professioni ICT basato su l'EUCIP (European Certification of Informatics Professionals).
Si tratta di un modello per la definizione di competenze e di profili di competenza, cui è associato un sistema di certificazione. L'obiettivo fondamentale di EUCIP è quello di favorire lo sviluppo professionale e la certificazione di specialisti in grado di progettare, realizzare e gestire sistemi ICT.

Anche il Politecnico di Torino sta portando avanti un progetto di definizione dei criteri generali delle figure professionali operanti nel settore ICT, stabilendo i requisiti fondamentali per l’insieme di conoscenze, abilità  e competenze che le contraddistinguono.

Il progetto, sviluppato presso l'UNINFO, una nuova Commissione Tecnica che opererà  nell'ambito delle attività  professionali non regolamentate, si applica alle figure professionali che operano in ambito ICT, indipendentemente dalle modalità  lavorative e dalla tipologia del rapporto di lavoro; inoltre la proposta di normazione adotta il quadro europeo di riferimento e di definizione delle competenze e dei relativi skill: “e-Competence Framework 2.0” e sue future evoluzioni, contestualizzandolo alla realtà  nazionale.

Ci auguriamo che questi sforzi culminino in nomenclature che possano essere debitamente affiancate da spiegazioni esaustive e chiarificatrici delle competenze richieste e delle mansioni associate.