Sarà più contenuto il numero dei contribuenti che potranno approfittare quest'anno della detrazione sul salario di produttività . Per questi è prevista l'applicazione di un'imposta sostitutiva su redditi, ma con requisiti più stringenti rispetto agli anni passati.
Sono, in parte, gli effetti della contingenza economica a spingere il governo a individuare soluzioni alternative di spending review. Purtroppo, però, questa mossa potrebbe essere devastante per le imprese.
Sensibilizzare i lavoratori a produrre di più è ormai divenuto un must per le imprese italiane.
Per questo i manager mettono a disposizione dei propri dipendenti un bonus da riconoscere solo al raggiungimento di determinati obiettivi: il lavoratore, quindi, offre il massimo impegno al fine di ottenere il premio, ancora meglio se il bonus risulta essere detassato.
Dal 2008 e fino ad oggi il sistema ha retto abbastanza bene. Molte imprese hanno dimostrato di essere efficienti e competitive e di reagire coraggiosamente alla crisi. Adesso, però, le cose cambiano e il timore è che a risentirne maggiormente possano essere proprio le PMI.
Assicuriamo fin da subito che la detassazione sui premi di produttività non è stata eliminata totalmente ma per l’anno 2012 ha subito sensibili limitazioni: l’importo massimo assoggettabile a imposta sostitutiva è pari a 2.500 euro contro i precedenti 6.000; ridotto anche il limite massimo di reddito annuo oltre il quale i lavoratori dipendenti non possono accedere alla detassazione, che da 40.000 euro è passato a a 30.000 euro.
L'agevolazione introdotta nel 2008 prevede l'applicazione di un'imposta sostitutiva del 10% al posto dell'Irpef e delle addizionali regionali e comunali ed è rivolta ai lavoratori dipendenti del settore privato. Si applica sulle quote di stipendio correlate a incrementi della produttività , qualità , redditività , innovazione e efficienza organizzativa ovvero sulle quote collegate a risultati riferiti all'andamento economico o agli utili dell'impresa.
Auspichiamo che il taglio delle agevolazioni, per quanto necessario, non provochi un abbattimento della produttività delle nostre imprese: i datori di lavoro che avessero già corrisposto il premio produttività ai propri dipendenti applicando i vecchi criteri di detassazione potranno effettuare i dovuti correttivi in sede di conguaglio di fine anno o di fine rapporto.