Oggi la parola d’ordine per le aziende è mobilità , per condividere e scambiare rapidamente dati e informazioni, in qualunque posto e qualunque momento. Tuttavia, molte realtà lavorative restano ancorate ad un modello che prevede l’azienda al centro del sistema produttivo.
Se invece si mette l’utente al centro delle informazioni, semplificando l’intera infrastruttura, allora l’utilizzo dei servizi cloud potrebbe diventare molto più semplice, tanto quanto l’utilizzo di programmi per smartphone. Come Facebook, Youtube, Skype, Instagram e Twitter, che non richiedono certo la lettura di complicati manuali o costosi Data Center.
E’ questa la filosofia alla base di Drive-Farm, progetto Zero12 nato con la collaborazione della padovana Nextep e che ha ottenuto un finanziamento dalla Regione Veneto per servizi cloud destinati alle PMI, dopo essere stato finalista a SMAU 2012.
Drive-Farm rappresenta un File Cloud Manager as a Service pensato per le aziende, semplice come applicativi “Toy like” quali Google Drive o Dropbox.
Si tratta infatti di una soluzione talmente facile da approcciare che può essere utilizzata sin da subito nelle sue principali funzionalità senza troppi sforzi, grazie ad una attivazione quasi immediata (senza acquisto di hardware e installazione di software), una grande flessibilità e ad una gran capacità di adattarsi al contesto operativo, e a costi sostenibili.
In pratica, Drive-Farm permette di controllare il patrimonio documentale dell’impresa (progetti, foto, contratti, cataloghi, ecc.) attraverso servizi sono offerti in cloud attivabili in pochi minuti, e si paga solamente ciò che si utilizza.
Drive-Farm è un progetto in divenire che dovrebbe trovare concretizzazione a breve. Al momento si può “sbirciare” la schermata della Mobile App che consentirà agli operatori aziendali di disporre dei file aziendali in mobilità , con interessanti funzioni di condivisione geolocalizzate.