Secondo la Banca Centrale Europea, “i dati sulla moneta e sul credito fino a marzo confermano che le condizioni finanziarie si sono sostanzialmente stabilizzate e dunque, in linea con quanto si prefiggevano le misure dell’Eurosistema, che è stata evitata una correzione burosca e disordinata dei bilanci degli enti creditizi”.
Un’affermazione che evidenza un allentamento nella stretta delle erogazioni di finanziamenti alle piccole e medie imprese, dopo le facili polemiche scatenate nei mesi successivi alle operazioni Ltr da parte dell’istituzione monetaria continentale, che avevano introdotto nel sistema interbancario significativi quantitativi di liquidità aggiuntiva a buon mercato, nell’auspicio che potessero, almeno in parte, essere “riversate” sull’economia reale.
“I risultati dell’indagine sul credito bancario di aprile” – prosegue poi il Bollettino mensile diffuso dalla Banca Centrale Europea – “indicano che l’inasprimento netto dei criteri applicati dalle banche dell’area dell’euro per la concessione di prestiti alle società non finanziarie e alle famiglie è diminuito in misura notevole nel primo trimestre dell’anno rispetto a fine 2011, anche per effetto del miglioramento delle condizioni di finanziamento delle banche”.
A tale annunciata maggiore “disponibilità ” degli istituti di credito a valutare le richieste creditizie da parte della clientela privata, sostiene ancora la BCE, non sarebbe tuttavia corrisposta un effettivo maggiore interesse della domanda di finanziamenti, rimasta sostanzialmente modesta nel corso del primo trimestre 2012, per un’evoluzione che rispecchierebbe le basi debole sulle quali si poggiano le attività economiche.
Sempre stando a quanto affermato dalla Banca Centrale Europea, occorrerà ancora del tempo affinché le misure non convenzionali applicate nell’area euro possano produrre adeguatamente e totalmente i propri effetti benefici.
A più ampio raggio, da ottobre 2011 a marzo 2012 la BCE avrebbe rilevato un peggioramento delle condizioni di credito alle piccole e medie imprese, con il già ricordato allentamento della stretta solamente nel corso delle ultime settimane.
“Per quanto riguarda l’esito effettivo delle richieste di prestiti bancari da parte delle PMI nel periodo ottobre 2011 – marzo 2012” – emerge nel Bollettino – “il 13% delle PMI ha dichiarato di essersi vista rifiutare il credito richiesto (in rialzo dal 10% delle precedenti rilevazioni)”. Dopo il picco del 18% riscontrato nel corso del secondo semestre del 2009, si tratta della percentuale più elevata rilevata dall’istituzione monetaria.