Nell’ambito della tre giorni Confagricoltura Academy “L'agricoltura in rete per la crescita” – convention dedicata alle strategie imprenditoriali per far crescere e ristrutturare aziende e settore – la Confederazione e Microsoft Italia hanno annunciato una partnership che si dovrebbe tradurre in maggiori strumenti cloud a disposizione delle imprese agricole per l’innovazione e la competitività .
L’offerta Microsoft punta come facilmente immaginabile su Office 365, i cui vantaggi immediati sono nna migliore collaborazione e comunicazione.
Il Cloud Computing di Microsoft appare quindi una soluzione vincente per le aziende agricole, soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale, in grado di offrire i giusti servizi per migliorare la relazione con i clienti.
Il Cloud non punta solamente ai clienti ma anche a rendere più immediato ed incisivo il rapporto e lo scambio di informazioni tra la Confagricoltura nazionale e territoriale e le aziende; in quest’ottica si potranno costruire community, condividere documenti e best practice semplicemente passando attraverso Intranet, nonché strumenti di collaborazione in tempo reale per mantenere il contatto.
Appaiono quindi strategici gli strumenti web offerti da Microsoft Office 365: posta elettronica, file, contatti e calendari da qualsiasi luogo, nonché strumenti per creare e condividere documenti, collaborare su progetti, inviare e-mail, organizzare riunioni, prendere parte a conferenze e meeting online attraverso computer e dispositivi mobili.
Come spiegato dal direttore Marketing e Operations di Microsoft Italia Silvia Candiani, «grazie alla partnership con Confagricoltura, le singole aziende potranno avvalersi di strumenti di comunicazione e collaborazione evoluta per comunicare con persone interne/esterne all’azienda in qualunque momento e attraverso qualunque device, nel rispetto degli standard di sicurezza e privacy.
L’innovazione e l’informazione in tempo reale sono essenziali per favorire la competitività ed avere successo sul mercato globale«.
La collaborazione prevede un progetto pilota che nella sua prima tappa evolutiva investe sei provincie: Ferrara, Cremona, Forlì, Roma, Verona, Grosseto.