La Cassa Depositi e Prestiti ha predisposto un’altra tranche di finanziamentiper un totale 10 miliardi di euro, da destinare alle piccole e medie imprese. Di questi nuovi fondi per PMI, 2 miliardi di euro saranno destinati a sbloccare i crediti che le imprese vantano verso la pubblica amministrazione.
Anche in questa nuova versione del finanziamento è confermata la partecipazione attiva dei tre soggetti protagonisti dello strumento:
- la piccola impresa, che si rivolgerà alla banca per ottenere il finanziamento;
- l’istituto di credito, che istruirà la pratica di prestito e assumerà l’onere di insolvenza (la Cassa Depositi e Prestiti non prevede quindi la presenza della propria garanzia o quella di altri enti terzi);
- la Cassa Depositi e Prestiti, che mette a disposizione la liquidità .
Il prestito CDP 2012 sarà presto soggetto a pubblicazione di apposito regolamento, successivo alla recente presentazione tenutasi a Roma da parte del presidente della Cdp, Franco Bassanini, dall’amministratore delegato Giovanni Gorno Tempini e dal Direttore Generale dell’Abi Giovanni Sabatini.
I 10 miliardi di euro vanno dunque ad aggiungersi agli 8 miliardi di euro che la Cassa Depositi e Prestiti aveva predisposto e messo a disposizione nel 2010, con utilizzazione nel biennio successivo, fino ad arrivare alle prime settimane del 2012, quando il plafond originario è stato portato ad esaurimento.
Nella scorsa edizione, lo strumento creditizio è stato utilizzato per supportare investimenti da realizzare o già in corso di realizzazione, alternando gli impieghi per la costruzione e l’acquisto, a quelli per il leasing.
Una parte considerevole del plafond 2010 è invece stata utilizzata per dar seguito a operazioni di incremento del capitale circolante, con una flessibilità tecnica che sembra essere stata molto apprezzata da parte delle piccole e medie imprese che hanno beneficiato dell’intervento.
Sempre nella prima versione, non era stato previsto un importo massimo di finanziamento concedibile né una durata massima: ne è derivata la massima elasticibiltà in sede di negoziazione con i singoli istituti di credito, che hanno sfruttando il plafond per predisporre prodotti creditizi differenziati all’interno del mercato bancario. Di particolare semplicità anche l’iter di richiesta di accesso al finaziamento, effettuabile direttamente alle numerose banche che hanno aderito alla convenzione.