In vista del 31 marzo 2023, è necessario affrettarsi per adempiere agli obblighi aziendali finalizzati al diritto a pensione anticipata per i lavoratori che svolgono i cosiddetti lavori usuranti.
Si avvicina infatti il termine ultimo per comunicare online l’esecuzione di lavorazioni o attività dei dipendenti considerate particolarmente faticose e pesanti per legge (ad esempio le mansioni svolte all’interno di cave, gallerie o nelle miniere nonché lavori notturni, a catena e di conduzione di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo con più di nove passeggeri). Specificamente per i lavori notturni occorre anche indicare, per ogni dipendente, il numero dei giorni di lavoro notturno svolti.
L’adempimento, come previsto dall’articolo 5 del decreto legislativo sui lavori usuranti n. 67/2011, è a carico dei datori di lavoro i quali dovranno compilare, entro il 31 marzo, il modello LAV_US disponibile presso il sito del Ministero del Lavoro e sul portale Cliclavoro. Il modello deve essere compilato online. E’ pertanto, necessario accreditarsi al sistema. Solo una volta ottenute le credenziali di accesso sarà possibile compilare il modello LAV_US.
Si tratta della comunicazione annuale che i datori di lavoro devono effettuare in riferimento all’annualità precedente. Il monitoraggio annuale prevede la comunicazione di tutte le lavorazioni considerate usuranti dal decreto ministeriale 1999, il lavoro notturno, le lavorazioni a catena e la conduzione di veicoli adibiti al servizio pubblico collettivo. La mancata comunicazione annuale dello svolgimento dell’attività è soggetta a sanzioni.
Per conoscere l’elenco dei lavori usuranti occorre fare riferimento alle seguenti normative:
- Articolo 2 del Decreto 19 maggio 1999:
- Lavori in galleria, cava o miniera – tutte le mansioni svolte in sotterraneo dagli addetti con carattere di prevalenza e continuità;
- Lavori in cassoni ad aria compressa;
- Lavori svolti dai palombari;
- Lavori ad alte temperature;
- Lavorazione del vetro cavo;
- Lavori espletati in spazi ristretti – con carattere di prevalenza e continuità , in particolare le attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale e le mansioni svolte continuativamente all’interno di spazi ristretti, come intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
- Lavori di asportazione dell’amianto;
- Articolo 1 del decreto legislativo n. 66 del 8 aprile 2003:
- Lavori notturni;
- Articolo 1 comma 1 lettera c del decreto legislativo n. 67 del 21 aprile 2011:
- Prodotti dolciari, additivi per bevande e altri alimenti;
- Lavorazione e trasformazione delle resine sintetiche e dei materiali polimerici termoplastici e termoindurenti; produzione di articoli finiti, etc;
- Macchine per cucire e macchine rimagliatrici per uso industriale e domestico;
- Costruzione di autoveicoli e di rimorchi;
- Apparecchi termici: di produzione di vapore, di riscaldamento, di refrigerazione, di condizionamento;
- Elettrodomestici;
- Altri strumenti e apparecchi;
- Confezione con tessuti di articoli per abbigliamento ed accessori, etc;
- Confezione di calzature in qualsiasi materiale, anche limitatamente a singole fasi del ciclo produttivo;
- Articolo 1 comma 1 lettera d del decreto legislativo n. 67 del 21 aprile 2011:
- Conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
Il riconoscimento del diritto alla pensione usuranti va richiesto entro il 1° maggio 2023 per chi matura i requisiti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024. La domanda si presentata telematicamente, allegando il modulo AP45.
L’accesso è consentito ai lavoratori dipendenti al raggiungimento della quota 97,6 con almeno 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi. Per gli autonomi il requisito è la quota 98,6 con 62 anni e sette mesi di età e 35 anni di contributi. Bisogna aver svolto lavori usuranti per sette anni negli ultimi dieci di attività lavorativa, oppure per almeno la metà della vita lavorativa.
La domanda INPS per la pensione usuranti si presenta seguendo le istruzioni del Messaggio n. 1100 del 21 marzo 2023.