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Nuovi modelli di accesso al credito bancario per piccole imprese

di Edoardo Musicò

Pubblicato 16 Febbraio 2012
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:39

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Al Road Show Italia di ABI, il tour itinerante promosso dal sistema bancario per raccontare problemi e iniziative a sostegno di imprese e cittadini, il tema è “Se la banca non ci fosse” e nei prossimi mesi attraverserà  l'Italia per avere un confronto diretto con famiglie e imprenditori.

Cuneo è stata la sede di partenza a fine gennaio, con 5 stand allestiti nel mercato cittadino e dedicati a temi specifici: carte di pagamento, mutui, conti correnti, servizi d'investimento e banca online. Da quanto emerso, commercianti e piccoli imprenditori pensano che le banche sono indispensabili per amministrare i soldi e lavorare accedendo al credito ma, a questo riguardo, i punti critici sono tanti.

Al Centro congressi della Fiera di Vicenza, il Road show ha fatto incontrare gli esponenti del mondo bancario e delle associazioni imprenditoriali che hanno affrontato il tema della crisi.
La (ovvia) conclusione è che serve un nuovo rapporto tra banche e imprese basato sulla trasparenza e una strategia comune per promuovere la crescita economica.

E i nodi sono venuti subito al pettine: difficoltà  di accesso al credito, tassi elevati e il tema degli aiuti della BCE alle banche, che non si sono subito trasformati in finanziamenti più abbordabili per le imprese.

Dopo avere agito con fermezza per contrastare la crisi del debito riducendo il deficit statale – con le banche che hanno dovuto consolidare i capitali secondo le regole europee – ora si deve costruire il secondo pilastro: crescita e lavoro.

Agostino Bonomo, presidente Confartigianato Vicenza, ha auspicato un nuovo modo di fare credito alle imprese perché il mondo è cambiato velocemente e le banche sono a corto di liquidità  perché la raccolta di pubblico risparmio è sempre più ridotta.

Ma le imprese non possono fare a meno dei finanziamenti per rilanciarsi, quindi occorre subito un nuovo modello di contrattazione per l'accesso al credito tra banche e piccole imprese, che sono sottocapitalizzate.

Si propone anche un corso di formazione per gli imprenditori che devono scoprire nuovi modi per capitalizzare l'azienda e fronteggiare meglio la crisi e la concorrenza.