Riflettori puntati sulla IMU, la nuova imposta municipale che sostituisce l’ICI. La manovra finanziaria Monti ha introdotto questa nuova imposizione ma, per le prime case, la tassa si riduce sensibilmente. Vediamo allora di delineare un quadro riepilogativo del tributo che coinvolgerà la totalità dei contribuenti italiani proprietari di immobili.
L’Imposta Municipale sugli Immobili prende forma, modellata dal decreto salva-Italia che il primo ministro Mario Monti ha predisposto. Si tratta, in pratica, di un tributo che graverà su tutti i proprietari di immobili, sia prime che seconde abitazioni. Tuttavia per le prime case è prevista una forma di detrazione direttamente proporzionale al numero dei componenti familiari. In questo modo sarà possibile abbattere l'imposta fino ad azzerarla.
La detrazione ordinaria è pari a 200 euro. Tuttavia sono previste ulteriori 50 euro di detrazione per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni, a condizione che dimori abitualmente e risieda con i genitori. Il limite massimo dei figli per i quali è prevista la detrazione è di 8. Pertanto la detrazione complessiva potrebbe arrivare anche a 600 euro.
L'aliquota IMU per le prime case è pari allo 0,4%. Pertanto, tenendo conto della detrazione base valida per tutti i contribuenti, si potrà avere un'esenzione totale dell'imposta per tutte le abitazioni il cui valore catastale risulta essere pari o inferiore a 50.000 euro. Tale valore, quindi, potrebbe aumentare per ogni figlio fino ad arrivare a 150.000 euro per le famiglie con 8 figli.
I Comuni potranno aumentare l'importo della detrazione, fino a concorrenza dell'imposta dovuta, nel rispetto dell'equilibrio di bilancio. Potranno, inoltre, aumentare o diminuire l'aliquota fino 0,2 punti percentuali.