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Manovra Monti: aumento IVA, IRPEF, ICI e pensioni nella riforma fiscale

di Nicola Santangelo

6 Dicembre 2011 08:00

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Approvata la manovra Monti, a questo punto l’Italia dovrebbe essere salva o comunque un po’ più lontana dal baratro, almeno in teoria; quanto alla pratica si avrà  a che fare con un aumento dell’Iva a partire dal prossimo settembre e con un prelievo dell’1,5% sui capitali rientrati.
Ma sotto la lente è soprattutto l’ICI che coinvolge indistintamente tutti i cittadini proprietari di prime case: per questi l’aliquota sarà  dello 0,40% mentre per le seconde case si arriverà  allo 0,76%.
Il tutto consentirà  all'Erario di recuperare entrate per 17 miliardi che, sommate ai 13 miliardi di tagli, danno vita ad una manovra da 30 miliardi di euro. Queste le novità  più importanti.


Irpef
Fallita l'imposizione della super Irpef del 46% per i redditi superiori a 75.000 euro. Tutto sommato, solo un piccolo aumento: quello dell'addizionale regionale che dallo 0,9% salirà  all'1,23% e sarà  destinato a finanziare la spesa sanitaria delle Regioni.

Iva
A partire dal mese di settembre 2012 aumenteranno le aliquote Iva del 10% e del 21%. In questo modo si tenterà  di evitare i tagli alle agevolazioni fiscali e assistenziali previsti dalla clausola di salvaguardia.

In arrivo anche un prelievo su bolli applicati ai fondi titoli, strumenti e prodotti finanziari.

Tassazione capitali scudati

Piena soddisfazione anche per la scelta di tassare di un ulteriore 1,5% i 93 miliardi di capitali rientrati con gli ultimi scudi fiscali. In questo modo il Governo, come da noi suggerito lo scorso 15 settembre, ha dimostrato di impegnarsi realmente a combattere l'evasione fiscale e di privilegiare chi, con onestà , paga regolarmente le tasse.

Ici

Ritorna l’Ici sulla prima casa con l’anticipo al 2012 dell'imposta prevista dal federalismo fiscale. L'aliquota sull'abitazione è fissata allo 0,4% e sconta una detrazione di 200 euro. Per le seconde case, invece, l'aliquota salirà  al 0,76% variabile dai sindaci di un altro 0,30%. Da tenere conto, comunque, della rivalutazione, fino al 60%, delle rendite catastali.

Contante
Scende a 1.000 euro il limite massimo di spesa che il contribuente potrà  effettuare in contanti. Per gli importi eccedenti occorre far affidamento a strumenti tracciabili: assegni, bonifici, carte di credito.

Pensioni

Esteso da gennaio 2012 il metodo contributivo per andare in pensione. Istituito un sistema flessibile di pensionamento a 62 anni per le donne, con una fascia di uscita incentivata fino a 72 anni. Per gli uomini la flessibilità  è tra 66 e 70 anni. Garantita l'indicizzazione per le pensioni minime.

Tagli alle spese

In un solo termine spending review ossia creazione di una superInps contenente anche Inpdap ed Enpals, cancellazione delle authority sul nucleare e sull'acqua, abolizione delle giunte delle Province, riduzione a 10 dei consiglieri provinciali, trasparenza per stipendi dei ministri.