Ubiquity ha pubblicato i risultati dell’interessante Rapporto sui servizi Sms di “mobile finance” in Italia relativo al periodo Gennaio-Settembre 2011.
La ricerca ha l’obiettivo di delineare statisticamente i trend in atto nell'adozione dei servizi mobile legati a conti correnti e carte di pagamento (ma non solo), da parte della popolazione italiana, partendo da un punto di vista privilegiato: il monitoraggio dei volumi generati dai servizi di messaggistica Sms offerti dalle 17 banche più importanti.
Dai dati del rapporto emerge chiaramente come gli italiani siano altamente affezionati agli Sms con circa 184 milioni di messaggi – sia gratuiti che a pagamento – inviati dalle banche monitorate ai consumatori; si tratta di una crescita del 41% rispetto allo stesso periodo del 2010, con una previsione di 255 milioni di Sms inviati entro fine 2011.
Particolarmente significativo il mese di settembre, periodo nel quale un sensibile calo nell’invio di Sms (-3,19%) ha rispecchiato il contesto economico-politico incerto, con un conseguente calo nei consumi da parte delle famiglie italiane. La tendenza è stata successivamente confermata da Confcommercio, che ha registrato nello stesso mese una contrazione dello 0,1% dell’indicatore dei Consumi (ICC).
Nel complesso, il periodo gennaio-settembre 2011 vede il consolidarsi di 4 tendenze: una netta predominanza dei servizi Sms legati alle carte a pagamento (70% del volume generale), una crescita delle notifiche legate ai conti correnti (+54%), maggiore importanza dei servizi di trading (+74%) e un utilizzo sempre più significativo degli Sms come veicolo di marketing per le banche.
In definitiva, i servizi Sms appaiono destinati ad avere un ruolo sempre più rilevante, vista la loro efficacia come strumento di alert in tempo reale, attraverso una integrazione sempre più ampia all’interno dell’esperienza mobile complessiva dei clienti. Le applicazioni mobile a loro volta evolveranno verso una migliore “user experience” e un incremento delle loro funzionalità . Gran parte dello sviluppo sarà però dipendente dall’evoluzione della normativa bancaria in ambito di payment e digitalizzazione.