Da diverso tempo a questa parte non si fa altro che leggere su quotidiani e siti Web notizie sconfortanti sull'attuale situazione economica non troppo felice o sulla crisi che lentamente e in maniera alquanto subdola ci ha investiti. Per la verità tutti quanti ne parliamo: recessione economica, staticità dei mercati, disoccupazione e investimenti impossibili.
In molti attribuiscono la causa di questa “perturbazione” ad un governo inefficace dal quale si aspettano un'azione decisiva che consenta, per lo meno, di offrire una spinta in più all'economia.
In maniera del tutto rassegnata molti sono certi che la spinta del governo non arriverà , o almeno per il momento.
Ma, governo a parte, gli Italiani stanno facendo la loro parte? E quali armi di difesa adottano? Abbiamo cercato una risposta sfruttando gli strumenti messi a disposizione da Google, il più grande motore di ricerca al mondo.
Di discussioni, dibattiti e scambi di idee se ne fanno veramente tanti. Digitando la parola “crisi” su Google Search, infatti, vengono fuori circa 60 milioni di risultati. Il fatto è che sempre più spesso nel Web si parla di crisi. Si è passati, infatti, dalle 612.000 pagine indicizzate nel 2003 ai due milioni del 2006, ai tre milioni del 2007 fino agli oltre 5 milioni di pagine nel 2010.
L'interesse degli italiani, interpretando i dati del motore di ricerca, è andato crescendo. Dal 2004 a oggi gli italiani hanno costantemente cercato in Rete ogni possibile informazione attinente alla crisi soprattutto fra i mesi di agosto e novembre 2008. In quel periodo la Lehman Brothers dichiarava fallimento.
Come hanno cercato di difendersi? Guardando al passato. Osservare il passato per interpretare il futuro è una pratica che, in linea di massima, ha dato sempre ottimi risultati. Prova ne è il fatto che in molti, contestualmente al termine “crisi”, hanno digitato nel motore di ricerca la definizione “crisi 1929”. Si è ritenuto fondamentale, quindi, studiare gli eventi del secolo scorso al fine di individuare gli errori commessi e focalizzare eventuali punti di forza e opportunità . Ma non solo: gli italiani hanno osservato molto da vicino anche la situazione in Grecia, in Libia e in Egitto. Forse un modo per esorcizzare il rischio di default italiano.
Ma la più importante arma di difesa degli italiani è stata l'imprenditoria. L'interesse nei confronti del lavoro indipendente e del fare impresa è cresciuto gradualmente soprattutto a partire dal mese di luglio del 2008. Sono stati parecchi gli italiani che hanno cercato informazioni su come aprire un'azienda, avviare un'attività in franchising o aprire un negozio on line. Il desiderio di indipendenza arriva maggiormente da città del sud: Catania e Palermo hanno, infatti, un indice volume di ricerca rispettivamente pari a 100 e a 91.